La fiammata dei mutui
Sandra Riccio
MILANO. La rata del mutuo, ad aprile, diventerà più cara. L’indicazione arriva dal movimento dell’Irs, l’indice di riferimento del tasso fisso, quello scelto da oltre il 90% delle famiglie. Di recente è tornato di nuovo sopra quota 1%: alla fine della scorsa settimana era all’1,13% per i 20 anni, contro lo 0,30% di dicembre.
Il cambio di passo
Si tratta di un livello che
non si vedeva dal 2019 e segnala l’avvio di un cambio di passo per il
costo del finanziamento per la casa. Per lungo tempo gli interessi da
pagare sono rimasti sui minimi storici. Con l’avvicinarsi di una stretta
nelle politiche monetarie e l’approssimarsi di un rialzo dei tassi ad
opera degli istituti centrali, il costo dei finanziamenti ricomincia a
salire. Quali sono gli effetti sulle tasche delle famiglie? «Di fatto,
il mese prossimo, la rata potrebbe costare circa 35 euro in più – spiega
Guido Bertolino, Responsabile Business Development di
MutuiSupermarket.it -. È infatti probabile che i nuovi contratti
vedranno un aumento del tasso d’interesse di 20 punti base a cui vanno
aggiunti altri 40-60 punti base di risalita delle scorse settimane». I
mutui vengono calcolati sulla base dell’andamento del costo del denaro
del mese precedente alla firma in banca. L’esperto sottolinea tuttavia
che è difficile fare previsioni perché la volatilità è molto alta. Le
dichiarazioni della scorsa settimana di Christine Lagarde, numero uno
della Bce, che ha detto che in questo contesto l’Eurotower non farà
mancare il proprio sostegno all’economia, hanno fatto indietreggiare
l’Irs di qualche punto. Segno che il mercato si aspetta un passo più
lento nel processo di revisione della politica monetaria.
Anche l’Eurirs (a tre mesi), l’indice su cui sono tarati i mutui variabili, è salito rispetto a gennaio. Ha però fatto solo pochi passi in avanti ed è ancora in territorio negativo (-0,50% la settimana scorsa) ma i future quotati a Londra che guardano a questo barometro danno il raggiungimento di quota zero all’inizio del prossimo anno. «La rata di questo tipo di finanziamento è aumentata pochissimo, di pochi euro al mese con un rincaro complessivo che da qui a un anno sarà però sui 30 euro al mese», spiega Bertolino.
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