L’incidente del Boeing 737 in Cina e il mistero dei quaranta secondi prima dello schianto
di Leonard Berberi
L’aereo è finito in picchiata in un campo a Wuzhou. Le indagini congiunte degli esperti cinesi e statunitensi. Il presidente cinese Xi Jinping si è detto «sconvolto» per l’incidente
Quaranta secondi prima di schiantarsi il Boeing 737-800 di China Eastern Airlines ha tentato in extremis di evitare l’impatto riprendendo quota. Non è bastato. Subito dopo il velivolo con a bordo 132 persone (123 passeggeri e 9 membri dell’equipaggio) è finito in picchiata contro le colline di bambù e alberi a quasi 700 chilometri orari di velocità disintegrandosi a sud di Wuzhou alle 14.22 e 45 secondi locali (7.22 in Italia).
È questo uno dei dettagli che gli investigatori cinesi e statunitensi dovranno decifrare per capire cosa abbia provocato uno dei più grandi disastri dei cieli del gigante asiatico e il primo dal 2010.
Il presidente cinese Xi Jinping si è detto «sconvolto» per l’incidente e ha chiesto di impiegare «tutti gli sforzi possibili» per «organizzare la ricerca e il salvataggio, gestire le conseguenze, rafforzare le indagini sui potenziali rischi per la sicurezza nell’aviazione civile e garantire l’assoluta sicurezza delle operazioni». China Eastern — in questi giorni la principale compagnia del Paese e sesta nel mondo per voli programmati — ha deciso di mettere a terra gli altri 101 Boeing 737-800 nella flotta in attesa di capire di più sulla tragedia.
Il Boeing 737-800 decolla da Kunming alle 13.11 con destinazione Guangzhou dove è atteso alle 15.05. Secondo il centro meteorologico nazionale alle 14.15 sul luogo dell’incidente il tempo è nuvoloso ma non piove, la temperatura di 30 gradi centigradi, il vento soffia a 19 chilometri orari e la visibilità è di 16 chilometri. Alle 14.16 l’aereo procede a una quota di «crociera» di 8.870 metri e a 843 chilometri orari. Ma alle 14.20 e 59 secondi i dati grezzi raccolti da Flightradar24 mostrano che il velivolo ha perso in sedici secondi oltre 600 metri di quota. La caduta prosegue, sempre più ripida, tanto che il Boeing arriva a precipitare di quasi 109 metri al secondo (a 2.263 metri). Poi però riguadagna quota per altri dieci secondi, raggiunge i 2.621, ma poi punta di nuovo col muso verso terra dove si schianta pochi secondi dopo.
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