I partiti e il puzzle delle Comunali da Palermo a Verona, destra spaccata
A L’Aquila il centrosinistra sceglie Stefania Pezzopane, già presidente della Provincia durante il terremoto. Mentre la destra ricandida Pierluigi Biondi.
Grande confusione sotto il cielo di Catanzaro per la destra, che non ha
ancora trovato un candidato. I progressisti con una coalizione larga
che va dal Pd a De Magistris, dai 5S a Leu, appoggiano Nicola Fiorita. Ma Valerio Donato, ex dem, potrebbe essere a sorpresa sostenuto proprio dalla destra o da una parte della destra.
Cantieri in corso in molte delle 21 città capoluogo di provincia al voto. A La Spezia, i giallorossi hanno scelto una candidata civica, Piera Sommovigo, avvocata dell’ambiente. La destra ripresenta il sindaco uscente Pierluigi Peracchini. I renziani vanno da soli e cercano un loro candidato. Unità del centrosinistra a Parma su Michele Guerra, assessore del sindaco uscente Federico Pizzarotti, ex grillino. Il centrodestra è alla ricerca di un nome condiviso: l’ultimo a essere fatto è quello dell’ex ministro Pietro Lunardi.
Piacenza è stata al centro di una resa dei conti in
entrambi gli schieramenti per inchieste giudiziarie che hanno colpito le
due coalizioni. La destra ripresenterà Patrizia Barbieri, e la sinistra candida Katia Tarasconi, consigliera regionale dem. A capo della lista del Pd che la sosterrà, sarà l’ex ministra Paola De Micheli.
A Gorizia accordo chiuso per la destra che ricandida Rodolfo Ziberna e il centrosinistra che punta su Laura Fasiolo, ma se le deve vedere anche con liste civiche di sinistra che vanno in ordine sparso. In corsa poi i centristi con Pierpaolo Martino. Se a Verona la destra è spaccata, il centrosinistra è riuscito a mettere in pratica il modello a cui tiene il segretario dem, Enrico Letta, ovvero il massimo dell’unità sull’ex calciatore Damiano Tommasi.
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