Il discorso di Zelensky al Parlamento. E in Italia nulla sarà come prima
Ovvio che le zone d’ombra persistono nel dibattito interno e nel turbinio dei “social”. Salvini che fa il pacifista a intermittenza, specie quando si parla di mandare armi agli ucraini. Giuseppe Conte sempre più impacciato quando gli si chiede di chiarire i contatti obliqui con i russi venuti in Italia nel 2020 in apparente missione anti-Covid. Un certo mondo che non riesce a nascondere la propria avversione culturale verso l’occidente. È chiaro che tutte le posizioni sono legittime sul terreno dialettico. Tuttavia le bombe russe e il martirio di Mariupol hanno indicato uno spartiacque. E Draghi ha fatto capire una volta di più che anche in Italia nulla sarà più come prima.
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