Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Incendio a Chernobyl, all’Onu la Cina vota con la Russia. Lo spettro delle armi chimiche

di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online

Le notizie di giovedì 24 marzo sulla guerra, minuto per minuto: lo spettro delle armi chimiche, «già usate in Ucraina». Oggi i vertici Nato e dell’Ue: Biden è in Europa. Creato un «Tiger Team» contro gli attacchi russi con armi chimiche o nucleari

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• La guerra è al 29esimo giorno: un mese dall’invasione dell’Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello per proteste contro la guerra in tutto il mondo: «Chiediamo che la Nato aiuterà pienamente l’Ucraina a vincere questa guerra».
• Ma i 30 Paesi della Nato accetteranno di consegnare alla resistenza ucraina anche mezzi militari offensivi? Oggi si terranno a Bruxelles i vertici straordinari proprio dell’Alleanza Atlantica, dell’Unione Europea e del G7, ai quali parteciperà anche il presidente Usa Joe Biden: tra i temi sul tavolo il rafforzamento dei meccanismi di difesa.
• Ieri Putin ha annunciato che chi compra gas dalla Russia dovrà pagarlo in rubli. Un modo per far rivalutare la moneta russa, da settimane in caduta, e per aggirare le sanzioni.
• Sul fronte bellico, a dispetto delle stime sempre più alte sulle perdite nel suo esercito, la Russia continua nella sua opera di distruzione sistematica.

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Ore 7.20 – Il messaggio di Mattarella: «L’Europa ripiomba nell’epoca delle stragi»
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato nella mattinata di oggi un messaggio di saluto all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che oggi celebra il suo 17esimo congresso «in un momento drammatico». Ed è un messaggio molto chiaro sulla posizione dell’Italia nel nuovo scenario internazionale.

« L’ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione russa ha fatto ripiombare il Continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale», scrive il capo dello Stato.

«Il bersaglio della guerra non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza.

La democrazia europea è stata garante di pace, motore di dialogo, di sviluppo e affermazione di valori di giustizia e coesione sociale. Ha saputo dare all’unità del Continente – pur con i suoi limiti – ordinamenti plurali e condivisi e oggi questa unità si esprime al fianco del popolo aggredito, chiedendo che tacciano subito le armi, che si ritirino le forze di invasione, che venga affermato il diritto del popolo ucraino a vivere in pace e in libertà. Sono i valori della Resistenza che, ancora una volta, ci interrogano. In Ucraina e in tutta Europa. Pace e libertà, diritti delle persone e delle comunità, sono caposaldi inscindibili e costituiscono traguardi che i cittadini del Continente oggi intendono riguadagnare per comporre un nuovo quadro di sicurezza, di cooperazione, di convivenza».

Ore 7.00 – «In 30 secondi non resterà più niente di Varsavia»
Marco Imarisio ha passato una serata a guardare il popolare show alla tv russa del putiniano di ferro Vladimir Solovyov, dove si parla apertamente di ritorsioni nucleari se l’Europa o la Nato intralciassero i piani dello «zar»: «I polacchi devono sapere che in trenta secondi appena non resterebbe più niente di Varsavia». Il racconto completo è qui.

Ore 6.50 — L’Ucraina: «Siamo al contrattacco»
Lorenzo Cremonesi, nel municipio di Kiev, ha parlato con il comandante ucraino Ruslan Diachenko, che dice: «Sino ad una settimana fa le nostre strategie erano difensive, ci limitavamo a cercare di fermare le colonne russe in avanzata. Ma adesso cambiano le regole del gioco, l’iniziativa diventa nostra, passiamo al contrattacco». L’articolo completo è qui.

Ore 6.30 – Le bombe contro il porto di Berdyansk
Una colonna di fumo e una serie di esplosioni hanno segnato il bombardamento del porto di Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia. L’offensiva di Mosca — dopo Mariupol e nell’attesa dell’assalto a Odessa — continua a colpire sulla linea di costa dell’Ucraina.

Ore 5.53 – Tornano a suonare le sirene anti-aereo a Odessa
Dopo una nottata abbastanza tranquilla è scattato un lungo allarme anti-aereo a Odessa questa mattina. Le sirene hanno cominciato a suonare attorno alle 6.30 ora locale (le 5:30 in Italia). Il coprifuoco notturno è terminato alle 6 ma le strade di Odessa sono comunque ancora deserte.

Ore 5.44 – Boeing sospende supporto a compagnie aeree russe
Il colosso aerospaziale statunitense Boeing ha annunciato la sospensione del supporto alla compagnie aeree della Russia. Lo ha confermato un portavoce dell’azienda all’emittente televisiva «Cnn». «Abbiamo sospeso tutte le operazioni a Mosca e chiuso temporaneamente il nostro ufficio a Kiev. Sospenderemo anche i servizi di sostituzione delle componenti, manutenzione e supporto tecnico alle compagnie aeree russe», ha dichiarato il portavoce, secondo cui Boeing «intende concentrarsi sulla garanzia della sicurezza dei nostri partner nella regione».

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