Usare le armi va sempre bene salvo che per difendere la libertà?
Il punto del giorno del direttore del Corriere della Sera
Luciano Fontana / CorriereTv
Il dibattito politico italiano sembra aver fatto un tuffo nel passato quando in tanti avevano simpatie per Putin: le questioni sono l’invio delle armi e il rafforzamento delle sanzioni contro Mosca. L’uso delle armi in passato era stato molto esaltato: andavano bene contro i barconi dei migranti, per difendere le frontiere dai clandestini, come autodifesa personale e anche per inseguire caprioli e passeri. Sparare era un diritto. Sembra che l’uso delle armi non vada bene solo per difendere la democrazia e la libertà in Europa. Un pacifismo ipocrita che lascia agli ucraini una sola scelta: di arrendersi agli invasori. La realtà ci dice però che solo una resistenza forte e sanzioni internazionali rilevanti potranno costringere Putin ad arrivare a una trattativa e a una pace vera.