Guerra Russia-Ucraina, missili su Irpin. L’Ue pronta a nuove sanzioni. Zelensky: “Grazie, ma è un po’ tardi”. Ira di Mosca. Kiev: deportati 400mila civili
AGGIORNAMENTI DALL’UCRAINA DI FRANCESCO SEMPRINI E NICCOLÒ ZANCAN. DIRETTA A CURA DI MARINA PALUMBO
Trentesimo giorno di guerra. L’esercito russo nella notte sta sferrando pesanti attacchi missilistici contro Irpin, a Nord di Kiev. Lo ha comunicato il sindaco della città contesa, Oleksandr Markushyn, che riferisce di aver lasciato la città. Le riprese dei droni geolocalizzate dalla Cnn mostrano una devastazione diffusa, con incendi che avvolgono un’accozzaglia di veicoli abbandonati.
Nuovi raid con bombe al fosforo, missili e attacchi di terra da Kharkiv a Mariupol, spari sui civili in fila per gli aiuti umanitari. Il presidente Usa Joe Biden ha detto che la Nato risponderà all’uso di armi chimiche da parte di Mosca. L’Assemblea Generale dell’Onu chiede «l’immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia». Solo 5 i voti contrari (Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea, Nord Corea). La Cina fra le 38 astensioni.
L’Ucraina ha intanto chiesto all’Occidente di inviare «armi offensive» come «mezzo di deterrenza» e il presidente Volodymyr Zelensky ha fatto un appello a tutto il mondo affinché scenda in piazza a un mese dallo scoppio del conflitto. E mentre Biden ha chiesto all’Europa di andare avanti con le sanzioni sull’energia, l’Ue si divide: frena la Germania che vuole «chiudere la dipendenza dalla Russia nel lungo periodo, ma farlo da un giorno all’altro significa per tutta l’Europa cadere in recessione», ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Ursula Von der Leyen ha invitato a «cominciare ad acquistare gas insieme, come europei». Il presidente russo Vladimir Putin ha nel frattempo chiesto che il gas russo venga pagato in rubli. Gli Usa valuteranno i modi per aumentare le forniture di gas naturale liquefatto all’Europa nelle prossime settimane.
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8.15 – Kiev, sale a 135 il numero dei bambini morti
Sono
135 i bambini morti in Ucraina a causa dell’aggressione armata russa,
mentre 184 sono rimasti feriti. Questo il tragico bilancio, aggiornato a
questa mattina, secondo quanto riferisce in un tweet il Parlamento
ucraino.
8 – L’intelligence Gb, Ucraina recupera posizioni a est di Kiev
Le
azioni di contrattacco e i problemi logistici e di rifornimento dei
russi «hanno permesso all’Ucraina di rioccupare città e le posizioni
difensive fino a 35 chilometri a Est di Kiev». Secondo l’ultimo
aggiornamento dell’intelligence del ministero della Difesa britannico,
«le forze ucraine probabilmente continueranno a cercare di respingere
l’esercito russo lungo l’asse nord-occidentale da Kiev verso l’aeroporto
di Hostomel». Quanto al Sud, «le forze russe probabilmente
continueranno a cercare di accerchiare Mykolaiv e cercheranno di
procedere a Ovest verso Odessa», ma «i loro progressi sono rallentati da
problemi logistici e dallaresistenza ucraina».
7.45 – Bombe su Rubizhne (est), due morti
Nella
notte i bombardamenti russi hanno colpito la città di Rubizhne, una
cittadina non lontana da Lugansk (est), uccidendo due guardie di
frontiera. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, che cita il capo
dell’amministrazione civile e militare di Lugansk, Serhiy Haidai. La
notte scorsa i russi hanno aperto il fuoco anche sulle città di
Creminna, Novodruzhesk, Lysychansk, Popasna, Severodonetsk e Rubezhnoye.
«Gli occupanti hanno sparato tutta la notte. Due guardie di frontiera
sono rimaste uccise. A causa dei continui bombardamenti, i soccorritori
non hanno potuto spegnere gli incendi causati dai bombardamenti. La
linea del fronte è rimasta invariata», ha scritto Haidai su Facebook,
assicurando che le città restano tuttavia «sotto bandiera ucraina». I
corpi delle due vittime, ha riferito, sono stati trovati per strada a
Rubizhne.
7.38 – Il servizio di emergenza ucraino: 2 missili russi su unità militare a Dnipro
Le
forze russe hanno lanciato due missili contro un’unità militare ucraina
alla periferia di Dnipro, la quarta città più grande del paese. Lo
riferiscono i servizi di emergenza ucraino. Le esplosioni hanno
distrutto edifici e provocato due incendi, si dice, mentre il numero
delle vittime e dei feriti è ancora in via di definizione. Dnipro si
trova a ovest, lungo il confine russo che dal 2014 è controllato dai
separatisti sostenuti dalla Russia.
7.28 – Lo Stato maggiore ucraino: alcune unità russe si ritirano oltre il confine
Alcune
unità militari russe si starebbero ritirando da alcune aree a seguito
delle pesanti perdite subite. E’ quanto riferisce lo Stato maggiore
ucraino, affermando che alcune unità di Mosca si sarebbero spostate
all’interno del confine russo dopo aver perso oltre la metà dei propri
effettivi. A un mese dall’invasione russa dell’Ucraina, le linee del
fronte tra le due parti sono «praticamente congelate», ha detto Oleksiy
Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
7.16 – Stamattina il bilatera Biden-von der Leyen
presidente
Joe Biden ospiterà questa mattina presso l’ambasciata Usa di Bruxelles
la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per
discutere della collaborazione Usa-Ue a fronte dell’invasione russa
dell’Ucraina. A seguire, i due leader terranno una conferenza stampa.
Nella tarda mattinata, il presidente Usa volerà in Polonia, dove hanno
trovato rifugio centinaia di migliaia di profughi ucraini in fuga dalla
guerra. Ad accogliere Biden all’aeroporto di Rzeszów ci sarà il
presidente polacco Andrzej Duda.
7.08 – Devastazione Izyum da satellite, cratere da 12 m e scuola distrutta
Gli scontri intorno a Izyum, nell’Ucraina orientale, hanno distrutto gran parte della città, come mostrano immagini, carpite dal satellite, pubblicate dalla Cnn. Le immagini sono state scattate da Maxar Technologies. Mostrano un enorme cratere largo circa 12 metri nell’area centrale della città. Al lato del cratere resti bruciati di una scuola, con un campo da calcio sull’altro. Dall’altra parte della strada si vedono i resti di una struttura ospedaliera bombardata.
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