Super Green Pass, quarantene e mascherine: ecco cosa cambia dall’1 aprile con la fine dello stato di emergenza
Paolo Russo
Dopo oltre due anni il 31 marzo terminerà lo stato di emergenza. Sarà il primo passo per il rientro alla normalità. Dall’1 aprile, infatti, cambierà l’uso del Super Green Pass, così come la gestione delle quarantene, dell’obbligo vaccinale, dell’uso delle mascherine. E questo citando solo alcuni aspetti dell’allentamento della stretta che diventerà definitiva e più ampia a partire dall’1 maggio. Vediamo nel dettaglio, voce per voce, cosa cambia.
CERTIFICATO BASE
Dai bar agli stadi stop all’aperto resta su treni e aerei
Il
Green Pass base, rilasciato anche con il solo tampone o dopo la
guarigione, all’aperto dal 1° aprile non servirà più. Si potrà così
tornare a sedersi nei dehors di bar e ristoranti. Il certificato base
dovrà però essere esibito quando si sale a bordo di aerei, treni a lunga
percorrenza, navi e pullman che si spostano da una regione all’altra.
L’obbligo resta anche per i magistrati. Non serve invece per salire su
tram, bus e metro. Dal 1° maggio niente Green Pass anche per mense,
concorsi pubblici, corsi di formazione, colloqui con i detenuti, stadi
(dal 1° aprile a piena capienza) o per assistere ad altri eventi
sportivi all’aperto.
SUPER GREEN PASS
Serve in palestra e dentro i ristoranti ancora per un mese
Il
certificato rafforzato, rilasciato solo a chi è guarito da non più di
sei mesi e a chi è in regola con le vaccinazioni, fino al 1° maggio
rimane obbligatorio per sedersi al bar o al ristorante al chiuso, tolti
quelli dentro gli alberghi, dove si alloggia senza alcun certificato
verde. La versione Super per tutto aprile servirà anche per andare in
palestra, piscina, centri benessere, per svolgere attività sportive al
chiuso, partecipare a convegni e congressi, frequentare centri
ricreativi. Obbligatorio anche per andare a feste di qualsiasi tipo o
ballare in discoteca. Serve fino al 31 dicembre per entrare in ospedali e
Rsa.
QUARANTENE
Contatti stretti per tutti basta l’autosorveglianza
I
non vaccinati che abbiano avuto un contatto stretto, dal 1° aprile non
dovranno più mettersi in quarantena per 10 giorni. I positivi, anche se
asintomatici, restano in isolamento domiciliare fino a test negativo o
per 21 giorni. Senza più fare distinzioni tra chi ha fatto una, due, tre
o nessuna dose, il decreto prevede che in caso di contatto stretto
scatti l’autosorveglianza. Che consiste nel portare per 10 giorni la
mascherina Ffp2 al chiuso o dove si verifichino assembramenti. Alla
prima comparsa dei sintomi bisogna comunque fare il tampone e ripeterlo
dopo 5 giorni se si è ancora sintomatici.
SCUOLA
Lezioni in presenza scompare la Dad e ritornano le gite
Dal
1° aprile e fino alla fine dell’anno scolastico la Dad scomparirà dalle
scuole di ogni ordine e grado, perché a casa resterà soltanto chi è
positivo al Covid e chi ha sintomi respiratori o una temperatura
superiore a 37,5°. Positivi e sintomatici potranno però seguire le
lezioni da remoto se un certificato medico attesterà che sono nelle
condizioni di farlo. Tutti i contatti stretti di un positivo, anche se
non vaccinati, continueranno in presenza, ma se i contagi in classe
dovessero essere 4 o più, dalle mascherine chirurgiche si dovrà passare
alle Ffp2. Tornano le gite. I docenti No Vax rientrano a scuola ma non
possono insegnare.
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