Ucraina, la guerra in diretta: Medeved, “uso delle armi nucleari in 4 casi”. La Russia allarga il rischio
Attesa per il discorso del presidente americano Joe Biden a Varsavia, un intervento che la Casa Bianca non esita a definire come “decisivo” per le sorti della guerra in Ucraina arrivata ormai al giorno numero 31. Sul campo, l’esercito russo arranca e batte in ritirata a Kiev, concentrando i maggiori sforzi sulle regioni orientali di Donbass e Donetsk. Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato una operazione umanitaria congiunta di Francia, Grecia e Turchia per evacuare i civili rimasti nella disastrata Mariupol, nel Sud del Paese. Secondo il Pentagono, intanto, il presidente russo Vladimir Putin starebbe già mobilitando rinforzi da inviare in Ucraina dalla Georgia, a conferma delle difficoltà militari dell’Armata rossa. Stando a stime Nato riferite a inizio settimana, sarebbero circa 15.000 i soldati russi morti in quattro settimane di conflitto.
Ore 8.17: Medvedev, “uso delle armi nucleari in 4 casi”
Il vice segretario del Consiglio di sicurezza ed ex presidente russo Dmitry Medvedev ha detto che la Russia potrebbe usare armi nucleari in quattro casi. Li elenca la Pravda Ucriana, citando l’Agenzia di propaganda russa Rbc.
Secondo Medvedev, la Russia potrebbe usare armi nucleari non solo se il
suo territorio venisse direttamente colpito da armi analoghe, ma anche
se queste fossero usate contro i suoi alleati. Il terzo caso in cui
sarebbe possibile per Mosca ricorrere alla potenza atomica sussisterebbe
di fronte a un’invasione delle infrastrutture critiche, a seguito della
quale le forze di deterrenza nucleare russe sarebbero paralizzate. Il
quarto caso sarebbe infine quello di un atto di aggressione contro la
Russia o i suoi alleati, a seguito del quale l’esistenza del paese fosse
minacciata.
Ore 7.57: “70 attacchi contro ospedali, ambulanze e medici”
In Ucraina ci sono stati più di 70 attacchi separati contro ospedali, ambulanze e medici e il numero di questi episodi aumenta “quotidianamente”. A riportare l’allarme è la Bbc: dal 24 febbraio, l’Oms
ha esaminato e verificato 72 attacchi separati contro strutture
sanitarie che hanno causato almeno 71 morti e 37 feriti. La maggior
parte di questi ha danneggiato ospedali, trasporti sanitari e negozi di
forniture, ma l’Oms ha registrato anche casi di “probabile” sequestro o
detenzione di personale sanitario e pazienti. “Siamo preoccupati che
questo numero aumenti ogni giorno”, ha detto alla Bbc il rappresentante
Oms per l’Ucraina Jarno Habicht. “Le strutture
sanitarie dovrebbero essere luoghi sicuri sia per i medici sia per gli
infermieri, ma anche per i pazienti che devono rivolgersi a quei centri
per le cure”.
Ore 7.42: “Fermati attacchi su Kiev, Mosca fatica”
Le forze di difesa ucraine continuano a respingere gli attacchi sulla capitale Kiev: lo sottolinea lo stato maggiore ucraino osservando che i russi hanno difficoltà a reintegrare personale di valore e a sostenere le perdite subite, in parte a causa dell’impatto delle sanzioni internazionali. Secondo la nota della difesa Ucraina, le apparecchiature russe sono in “scarse condizioni tecniche” per via dell’utilizzo “negligente” e “il prolungato stoccaggio”, tutti fattori che stanno influenzando la capacita’ della Russia di “mantenere il ritmo di combattimento necessario e raggiungere l’obiettivo finale della guerra”.
Ore 7.19: “Pesanti perdite russe a costo delle vite dei civili”
“E’ probabile che la Russia continuerà a utilizzare la sua pesante potenza di fuoco nelle aree urbane perché cerca di limitare le perdite dei suoi uomini, perdite gia’ considerevoli, ma questo a costo di ulteriori vittime tra i civili”: questa la valutazione dell’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento della situazione sul campo, in Ucraina.
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