E Conte non aprirà una crisi adesso
La verità (triste) è che è semplicemente ripartito il film. Quello di un logoramento quotidiano del governo, come ai tempi del Covid. Allora c’erano le mascherine e vaccini, e il conto è stato presentato a Draghi sul Quirinale. Oggi ci sono le armi e le sanzioni, e il conto sarà presentato alla fine del mandato sui “costi sociali” della guerra, deresponsabilizzandosi dalla scelta. Cambia il copione, medesimi sono gli attori. Quelli che non sentono, nel Parlamento dei trecento assenti durante il discorso di Zelensky, la “loro” libertà come la “nostra” libertà. Con costi da spiegare e non da brandire come una clava.
LA STAMPA
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