Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | Mosca: «Cessate il fuoco a Mariupol». L’intelligence britannica: «Dai soldati russi episodi di autosabotaggio»
di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Giusi Fasano, Paolo Foschi
Le notizie di giovedì 31 marzo sulla guerra minuto per minuto. Domani nuovi colloqui tra Mosca e Kiev, in videoconferenza. L’intelligence britannica parla di truppe russe demoralizzate che rifiutano di obbedire agli ordini e hanno anche accidentalmente colpito un loro aereo
• Siamo arrivati al 36esimo giorno di guerra.
• La Russia ha offerto il cessate il fuoco a Mariupol: dovrebbe partire dalle 10 di stamattina. Secondo il Pentagono Mosca starebbe abbandonando l’area della centrale di Chernobyl.
• Secondo l’Onu, oltre quattro milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina da quando è iniziata l’invasione russa.
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Ore 7.15 – Il retroscena della telefonata tra Draghi e Putin, ieri
(Elena Tebano) «Presidente,
la chiamo per parlare di pace». Ha esordito così, nella sua telefonata a
Vladimir Putin di ieri, il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Le
prime parole di una chiamata durata 45 minuti. I due avrebbero dovuto
vedersi a Mosca, un mese fa, ma l’incontro è stato annullato dopo
l’invasione russa dell’Ucraina, che il presidente del Consiglio italiano
ha condannato con forza. Ieri Draghi si è informato sull’andamento dei
negoziati con l’Ucraina e ha ribadito a Putin «la disponibilità del
governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di
chiari segni di de-escalation da parte della Russia». Nel colloquio i
due leader hanno discusso anche la modalità di pagamento del gas russo.
Draghi nei giorni scorsi aveva escluso di farlo in rubli, come invece
aveva intimato Putin all’Occidente. E il presidente russo è stato
costretto a tornare sui suoi passi quando la sua stessa amministrazione
gli ha spiegato che non era possibile (racconta tutto Federico Fubini).
Lo stato dell’economia russa colpita dalle sanzioni, per altro, è uno
degli aspetti sui cui Putin, secondo l’intelligence americana, sarebbe
male informato. Draghi e Putin, infine, «hanno concordato
sull’opportunità di mantenersi in contatto». Il presidente russo ieri ha
sentito di nuovo anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, confermando
che sarà possibile pagare il gas russo in euro alla Gazprombank e che
poi questa convertirà i pagamenti in rubli. Qui l’articolo completo di Marco Galluzzo.
Ore 6.50 – Il morale delle truppe russe, e l’autosabotaggio
Jeremy Fleming, il capo di una delle agenzie di spionaggio
britanniche, ha rivelato in un discorso in Australia che il morale delle
truppe russe — secondo informazioni raccolte dall’intelligence
occidentale — è bassissimo, si rifiutano di obbedire agli ordini e hanno
compiuto episodi di autosabotaggio, oltre ad aver accidentalmente
distrutto un loro stesso aereo da guerra. «Abbiamo visto soldati russi, a
corto di armi e di morale, rifiutarsi di portare avanti quanto veniva
loro ordinato, sabotare i propri materiali bellici, abbattere per errore
un loro aereo», ha detto.
Secondo Fleming, Putin ha apparentemente «sbagliato in modo
massiccio i calcoli» dell’invasione: ha sottovalutato l’impatto delle
sanzioni e «la resistenza del popolo ucraino» e sovrastimato le capacità
del suo esercito di arrivare a una vittoria rapida.
Ore 6.30 – Il rublo è tornato ai livelli pre-invasione
Il rublo recupera sul dollaro e torna ai valori pre-aggressione
russa contro l’Ucraina, attestandosi a quota 76 (-5,263%): per
l’acquisto di un dollaro, in altri termini, servono adesso 76 rubli,
contro gli 84,95 del 24 febbraio e i 139,7 registrati il 7 marzo nel
momento di massima debolezza.
Il trend ha beneficiato dell’ipotesi — non esclusa dalla Cina — di
usare rubli o yuan nel commercio di fonti energetiche, in base a quanto
riportato dalla Tass, citando il ministero degli Esteri di Pechino.
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