Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | Zelensky licenzia due generali «traditori». Attacco a deposito petrolio russo a Belgorod
di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini
Le notizie di venerdì 1 aprile sulla guerra minuto per minuto. Mosca accusa Kiev: raid su deposito petrolio Belgorod. I dubbi sul ripiegamento dei russi e i nuovi timori per Chernobyl
* La guerra in Ucraina è al 37esimo
giorno: Kiev e Chernihiv continuano a essere oggetto di limitati raid
aerei russi nonostante l’annuncio di Mosca di una riduzione
dell’attività militare nella regione. Il metodo che la Russia sembra seguire sembra quello visto a Grozny, in Cecenia.
* C’è una vittima italiana: Edy Ongaro, 46 anni, veneto, latitante dal 2015, combatteva con i separatisti contro Kiev «e l’Occidente».
* Putin ha varato una nuova legge per obbligare le società europee a pagare il gas in rubli mediante
l’apertura di un conto su banche russe. I governi occidentali hanno
ribadito che si atterranno ai contratti in essere (e Francia e Germania
hanno parlato di «ricatto»).
* Joe Biden ha chiesto aiuto (invano)
alla Cina e promesso di utilizzare 1 milione di barili di petrolio al
giorno per 6 mesi per abbassare il costo del greggio (e ridurre lo choc
energetico per l’Occidente).
* L’Ucraina ha annunciato di aver ripreso il controllo della centrale di Chernobyl. Secondo Kiev molti dei militari russi sono stati esposti a radiazioni.
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Ore 8.59 – Aiea: Chernobyl è stata riconsegnata alle forze ucraine
La centrale nucleare di Chernobyl è
tornata da ieri sotto il controllo del personale ucraino. Lo rende noto
l’Agenzia internazionale per l’energia atomica in una nota diffusa
giovedì sera. L’Ucraina — si legge — ha informato oggi l’Aiea che le
forze russe che controllano la centrale dal 24 febbraio hanno, per
iscritto, trasferito il controllo al personale ucraino e spostato due
convogli verso la Bielorussia.
Ore 8.39 – Bbc: bloccato convoglio Croce rossa per Mariupol
Un convoglio del Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) che trasporta aiuti umanitari e medici verso Mariupol
è bloccato a Zaporizhzhia perché non sono ancora state ricevute le
garanzie di sicurezza necessarie per la squadra. Lo riferisce un
giornalista della Bbc sul posto, precisando che il convoglio è composto da due camion di aiuti e cinque veicoli di supporto.
Ore 8.34 – Kiev: quasi 400 bimbi vittime della guerra, 153 uccisi. Unhcr: «Sono 6,5 milioni gli sfollati interni»
Sono «153 i bambini uccisi e più di 245 quelli feriti»
in Ucraina dall’inizio dell’aggressione armata della Federazione Russa,
come riferisce la Procura generale ucraina su Telegram. Nelle
cinque settimane dall’invasione, iniziata il 24 febbraio scorso, un
quarto della popolazione è stata costretta a lasciare le proprie case:
in particolare, aggiunge l’Unhcr, oltre 4 milioni di rifugiati sono
fuggiti dal Paese e altri 6,5 milioni di persone sono sfollati interni.
Secondo l’agenzia Onu per i rifugiati si tratta della crisi di rifugiati
in più rapida crescita dalla II Guerra mondiale.
Ore 8.32 – Gas: vola prezzo, ad Amsterdam apre a 132 euro. Gazprom: «Proseguono forniture verso Europa via Ucraina»
Vola il prezzo del gas in Europa con la posizione di Putin sul pagamento delle forniture in rubli mentre
la guerra in Ucraina prosegue senza sosta. In avvio le quotazioni ad
Amsterdam segnano un balzo a 132 euro al Mwh, in rialzo del 4,8%
rispetto alla chiusura di ieri. Intanto, rende noto il colosso russo
Gazprom, proseguono i flussi di gas dalla Russia verso l’Europa
attraverso l’Ucraina, chairendo che il volume oggi si attesta a 108,4
milioni di metri cubi.
Ore 8.29 – Kiev: «Mosca concentra sistemi missilistici in Bielorussia»
La Russia «sta cercando di
concentrare» sistemi missilistici nel sudest della Bielorussia per
potenziali attacchi contro l’Ucraina. L’allarme è stato lanciato dalla
vice ministra della Difesa di Kiev, Hanna Mallar, secondo cui «il
territorio bielorusso continua a essere attivamente usato dalla Russia
per condurre l’aggressione». Il nemico – ha detto – «sta cercando di
concentrare lì i sistemi missilistici, apparentemente a causa dei piani
per lanciare attacchi o per usarli come uno strumento di ricatto e
intimidazione». Mallar è convinta tra l’altro che «il nemico non stia
abbandonando i suoi piani per catturare completamente le regioni di
Donetsk e Luhansk». «Sta anche accerchiando la regione di Kharkiv e sta
cercando di rafforzare la sua posizione per raggruppare le truppe».
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