Le scelte di campo fanno la differenza
La ripresa di Forza Italia è particolarmente notevole, perché il suo fondatore e leader, legato da una amicizia personale con il presidente Putin (prima che inseguisse sogni neo-imperiali con l’uso della guerra) ha saputo gestire in maniera perfetta la sorpresa traumatica dell’invasione dell’Ucraina, con la dignità di uno statista: quel genere di statista che oggi è così carente in Italia. La coalizione ha retto benissimo: sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni si sono ritrovati con le loro differenze sulla stessa linea ferma che il governo aveva concordato con l’Europa, e con le democrazie occidentali.
IL GIORNALE
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