Torino, non sciupare questa opportunità
È difficile che una eventuale dispersione di spesa attiri l’interesse di un risparmio privato alla caccia di progetti che possano assicurare ritorni non solo cospicui, ma di medio-lunga durata, affidati a responsabilità collaudate e di sicuro prestigio. D’altra parte, il coinvolgimento della classe dirigente torinese e piemontese nei piani di sviluppo che l’imponente finanziamento governativo consente riveste una importanza fondamentale, non solo per aumentare le risorse disponibili, ma per unificare gli sforzi di tutta una comunità che, in tempi recenti, ha dimostrato un preoccupante distacco e scetticismo di fronte a un doveroso impegno civico. Il regalo di Draghi si deve accogliere, insomma, con un sorriso riconoscente, ma l’ebbrezza del dono non deve alimentare facili tentazioni.
LA STAMPA
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