Le figlie di Putin colpite dalle sanzioni Usa e Ue, addio a conti bancari e case di lusso

di Enrico Franceschini

LONDRA – Le figlie di Putin saranno comprese nella lista di nuove sanzioni degli Stati Uniti e dell’Unione Europea contro la Russia. Le ritorsioni occidentali avevano già colpito lo stesso presidente russo e i suoi più stretti consiglieri, compresa la figlia del ministro degli Esteri Lavrov: adesso verranno puniti anche i familiari del capo del Cremlino. Secondo le anticipazioni della stampa inglese e americana, Katerina Tikhonova, 35 anni, e Mariya Vorontsova, 36, sono nella nuova lista del cerchio di intimi e collaboratori di Putin che a partire da oggi verranno sottoposti a congelamento dei beni all’estero e divieto di viaggiare nella Ue. Scattano le sanzioni anche negli Usa, secondo quanto ha confermato un alto funzionario dell’Amministrazione. “Sappiamo – ha spiegato la fonte – che Putin e i suoi sodali usano le loro famiglie per nascondere i loro beni, per questo abbiamo deciso di congelare anche gli asset dei parenti”. 

Tra gli altri russi nel nuovo elenco di sanzioni che la Ue approverà oggi, secondo il Financial Times ci sarebbero anche Herman Gref, capo della banca Sberbank, l’oligarca Oleg Deripaska, uno degli uomini più ricchi di Russia, Aleksandr Sulgin, presidente della piattaforma commerciale online Ozon, Boris Rotenberg, uno dei miliardari più legati a Putin di cui insieme al fratello è amico fin da ragazzo, e Said Kerimov, proprietario delle miniere d’oro Polyus.

Ma è sulle figlie di Putin che si concentra l’attenzione dei media. Non è chiaro se le due donne abbiano proprietà intestate a proprio nome fuori dalla Russia, ma il bando a recarsi in Europa impedirebbe loro comunque di godere della vita di lusso che potevano fare prima dell’invasione dell’Ucraina lanciata dal padre. Putin ha sempre steso un velo di segretezza sulla propria famiglia, sia sulle figlie riconosciute che su quelle che gli vengono attribuite. Dalla prima e finora unica moglie ufficiale, Lyudmilla Putina, sposata nel 1983 quando lui era un agente del Kgb e da cui ha divorziato nel 2014, il leader russo ha avuto due figlie, quelle appunto ora nel mirino delle sanzioni. “Non hanno mai amato essere alla ribalta e non voglio che crescano come principesse” è uno dei rari commenti che Putin ha fatto sul loro conto.

Da sinistra Mariya Vorontsova e Katerina Tikhonova
Da sinistra Mariya Vorontsova e Katerina Tikhonova 

Mariya Vorontosova, la primogenita, di professione è una genetista pediatrica. È cresciuta tra Dresda, in Germania Est, dove il padre era basato come spia del Kgb, Leningrado, dove Putin ha fatto ritorno dopo il crollo del muro di Berlino, e Mosca, dove si è poi trasferito iniziando la fulminea carriera che lo ha portato alla presidenza. Ha due lauree, la prima in biologia, conseguita all’università di San Pietroburgo, come è tornata a chiamarsi Leningrado dopo la fine dell’Urss, e l’altra in medicina, ottenuta a Mosca. È sposata con un uomo d’affari olandese, Jorrit Fassen.

La secondogenita Katerina Tikhonova, nata nel 1986, ha studiato le scienze fisico-matematiche, diretto l’istituto per la ricerca matematica sui sistemi complessi dell’università di Mosca e ora guida l’istituto per la ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale del medesimo ateneo. E’ anche nota come valente ballerina di rock and roll: è stata tra i dirigenti della World Rock and Roll Confederation che organizza gare di questo ballo acrobatico in tutto il mondo, alle quali per un certo periodo di tempo ha partecipato lei stessa insieme al ballerino Ivan Klimov, piazzandosi quinta in una esibizione nel 2013 in Svizzera. Dal 2013 al 2018 è stata sposata con Kirill Shamalov, un avvocato e businessmen russo messo da Putin a capo del colosso petrolchimico Sibur, diventando così “il più giovane miliardario di Russia” secondo quanto scrissero all’epoca i giornali.

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