Ucraina – Russia, le news di oggi dalla guerra. Zelensky: “L’esercito russo potrebbe usare armi chimiche”

(reuters)

01.51 Zelensky: “I russi hanno lasciato mine ovunque per uccidere o mutilare il maggior numero di persone”

“Le truppe russe hanno lasciato mine ovunque. Nelle case, nelle strade, nelle auto, nelle porte. Hanno fatto di tutto per rendere il più pericoloso possibile il ritorno in queste aree. Hanno fatto di tutto per uccidere o mutilare il maggior numero possibile della nostra gente quando sono stati costretti a ritirarsi dalla nostra terra”. E’ un altro passaggio del videomessaggio notturno di Zelensky, ripreso dal Guardian. Sono stati ritrovati, ha aggiunto il presidente ucraino, “centinaia di migliaia di oggetti pericolosi, mine e proiettili inesplosi” nelle regioni del nord del paese.

01.43 Anche Londra verifica informazioni su attacco armi chimiche

Il Regno Unito sta cercando di verificare le informazioni secondo le quali la Russia ha usato armi chimiche nella città portuale assediata di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina. “Le forze russe potrebbero aver usato agenti chimici in un attacco contro la popolazione di Mariupol. Stiamo lavorando urgentemente con i partner per verificare la notizia”, ha detto Lizz Truss su Twitter. “Qualsiasi uso di queste armi è un’escalation crudele in questo conflitto e lo terremo in considerazione”, ha aggiunto il ministro degli Esteri.

01.24 Armi chimiche, il Pentagono non conferma. “Monitoriamo”

Il Pentagono ha spiegato di essere a conoscenza di notizie sui social media che affermano che le forze russe hanno schierato una potenziale arma chimica a Mariupol, “ma – ha detto il portavoce John Kirby – non siamo in grado di confermarle, continueremo a monitare la situazione”. “Queste notizie se vere sono profondamente preoccupanti e riflettono i timori che abbiamo avuto sul potenziale della Russia di utilizzare in Ucraina gas lacrimogeni mescolati ad agenti chimici”.

00.53 Leader Battaglione Azov: a Mariupol tre intossicati ma non gravi

Sono tre le persone che nelle ultime ore hanno evidenziato “chiari segni di avvelenamento chimico” durante l’assedio di Mariupol. Lo ha detto – come riporta il Kyiv Independent – il leader del battaglione nazionalista Azov, Andriy Biletsky, aggiungendo che per nessuno di loro ci sono “gravi conseguenze” per la salute. Secondo Azov la sostanza velenosa è stata lanciata da un drone.

00.52 Blinken, India deve decidere la sua posizione su Russia

L’India deve prendere le proprie decisioni su come affrontare “l’invasione della Russia in Ucraina ed è importante che tutti i paesi facciano pressione su Putin per porre fine al la guerra”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in una conferenza stampa con il ministro degli Esteri indiano S Jaishankar a Washington dopo l’incontro virtuale tra il presidente americano Joe Biden e il premier indiano Narendra Modi. L’India ha continuato ad acquistare petrolio dalla Russia e si è sempre astenuta nei voti contro Mosca all’Onu. “La guerra della Russia contro l’Ucraina è un attacco al popolo ucraino. È anche un attacco a quell’ordine basato su regole a cui aderiamo e che difendiamo”. Gli Stati Uniti, ha dichiarato Blinken, “continueranno ad aumentare il loro sostegno al governo e al popolo ucraino e inviteranno le altre nazioni a fare lo stesso, così come chiediamo a tutte le nazioni di condannare le azioni sempre più brutali di Mosca”. Il segretario di stato americano ha anche sottolineato che l’invasione dell’Ucraina “è in netto contrasto con la visione che gli Usa e l’India condividono di un Indo-Pacifico libero e aperto”.

00.38 Onu chiede indagine indipendente sulla violenza contro donne e bambini

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha tenuto una sessione straordinaria sulla difficile situazione delle donne e dei bambini in Ucraina e terrà un altro incontro la prossima settimana sulla situazione umanitaria nel Paese. Sima Bahous, direttore esecutivo dell’agenzia Un Women, ha espresso profonda preoccupazione per le crescenti segnalazioni di stupri e violenze sessuali. “Sentiamo sempre più spesso parlare di stupri e violenze sessuali”, ha detto. “Queste denunce devono essere oggetto di un’indagine indipendente per garantire la giustizia e trovare i responsabili”. “E’ ora di porre fine a questa guerra. I bambini dell’Ucraina non possono permettersi di aspettare”, le ha fatto eco Manuel Fontaine, direttore del programma di emergenza dell’Unicef. Bahous, che è tornata da un viaggio nel Paese devastato dalla guerra, ha aggiunto che “la combinazione di un massiccio sfollamento con l’ampia presenza di coscritti e mercenari e la brutalità contro i civili ucraini ha fatto sollevare tutte le bandiere rosse”.

00.13 Société Générale prima grande banca occidentale via dalla Russia

Société Générale ha annunciato la fine delle sue attività russe, diventando così la prima grande banca occidentale ad annunciare che lascerà il paese. SocGen sta inoltre vendendo l’intera partecipazione in Rosbank a una società collegata a un oligarca russo, Vladimir Potanin, costando alla banca francese circa 3 miliardi di euro (3,3 miliardi di dollari). Rosbank è un peso massimo nel settore bancario russo e Société Générale era l’azionista di maggioranza. “Dopo diverse settimane di intenso lavoro”, ha affermato la banca in una nota, è stato firmato un accordo con il fondo di investimento russo Interros Capital per vendere tutta la sua partecipazione in Rosbank e le sue sussidiarie assicurative in Russia.

00.06 Procuratrice generale ucraina: oltre 5.800 crimini di guerra. “Vogliamo processare i responsabili nei nostri tribunali”

La procuratrice generale dell’Ucraina, Iryna Venediktova, ha detto che al momento sono oltre “5.800 i casi” di crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina. In particolare Venediktova ha parlato del massacro a Bucha, vicino a Kiev, dove domani effettuerà un nuovo sopralluogo. “Qui stiamo ancora riesumando cadaveri dalle fosse comuni”, ha detto in un’intervista alla Cnn precisando che quello che ha constatato sul campo non sono solo “crimini di guerra ma anche contro l’umanità”. Quanto agli eventuali processi contro gli autori di queste atrocità, tema che si sta discutendo da giorni anche negli Stati Uniti e in Europa, la procuratrice ha dichiarato che l’Ucraina “vuole perseguire questi criminali nel Paese, in tribunale ucraini”. Ma “ovviamente c’è anche il percorso della Corte penale internazionale”, ha aggiunto. Al momento ci sono oltre 500 sospettati, inclusi alti ufficiali militari e alti funzionari russi.

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