Il punto di Andrea Margelletti: “La Finlandia che aspira alla Nato è la più grande sconfitta politica di Putin”
Emanuela Minucci
Professor Margelletti, qual è il dato rilevante di questo 50° giorno di guerra?
«In
un’operazione militare speciale che era nata ufficialmente per impedire
all’Ucraina di entrare nella Nato oggi prediamo atto dell’avvio del
dialogo parlamentare in Finlandia per sancire il proprio ingresso
nell’alleanza atlantica. Si tratta del più grande fallimento politico
che potesse ottenere Putin».
E quale sarà a questo punto la reazione del Cremlino?
«Beh,
per immaginare come la prenderanno i russi basta ricordare un fatto di
qualche settimana fa: vale a dire quando gli svedesi avevano cominciato a
parlare di entrare nell’Alleanza atlantica Putin fece sorvolare la
Svezia dai suoi caccia bombardieri. Una reazione figlia del fatto che a
suo parere l’ingresso della Svezia e della Finlandia nella Nato
avrebbero rappresentato una minaccia per la Russia. Ora occorrerà
valutare come la leadership del Cremlino possa reagire all’inizio di
questo nuovo processo politico che comunque sarà molto lungo».
E se la Finlandia dovesse entrarci sul serio nella Nato?
«Non possiamo escludere una reazione militare da parte di Mosca».
L’Occidente, però, non sarà così ingenuo da pensare che la
richiesta finlandese in questo momento di guerra non inneschi altre
reazioni. E allora perché ha scelto di chiedere proprio ora di entrar
nell’Alleanza Atlantica?
«Perché la Finlandia sta cercando
di entrare in un club più forte. Perché comunque la si guardi la Russia
di Putin al momento sta affrontando una gravissima crisi internazionale.
Crisi in cui le forze armate non hanno dato prova di performance
eccelse e l’economia boccheggia. Stando così le cose appare chiaro che
ci si cerchi un partner geopolitico più affidabile».
Morale?
«Di fronte a chi teme l’allargamento del conflitto possiamo soltanto annotare l’allargamento della sconfitta politica di Putin».
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