L’intervento di questi soldati esperti e ben equipaggiati sarebbe in grado di mettere in discussione le sorti della battaglia. Entrambi gli scenari sono nefasti per il Cremlino. Non a caso si moltiplicano le voci di epurazioni, di generali e ammiragli messi agli arresti con accuse di corruzione: indizi del nervosismo che comincia a serpeggiare al vertice del Paese davanti alle prospettive di una campagna disastrosa. Nei comandi militari c’è chi propone di rinviare l’attacco all’estate, allestendo prima una grande armata e addestrando i soldati a evitare gli errori visti finora: si cita il precedente del 1939, con la mobilitazione sovietica per battere la sorprendente resistenza finlandese. Ma all’epoca Helsinki è stata lasciata sola, mentre oggi Kiev si prepara a ricevere nuove ondate di forniture belliche. Insomma, Mosca sembra proprio finita in un vicolo cieco.

REP.IT

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