Gas, missione di Draghi in Africa: tappe in Congo e in Angola
I costi aggiuntivi
Il gnl implica poi costi aggiuntivi rispetto ai contratti take or pay negoziati tempo fa con Gazprom. Anche perché c’è una pressione sulla domanda di gas per le preoccupazioni di stabilità energetica dei Paesi europei. Ciò ha già comportato un aumento del prezzo della materia prima evidente dall’andamento del TTF alla Borsa di Amsterdam. La richiesta di gas cinese e indiana di gnl fa il resto, perché incide sui fornitori africani. Trasportare gnl determina maggiori costi di logistica perché la materia prima viaggia sulle navi metaniere. E poi necessita di essere rigassificata, attraverso un differenziale di temperatura, nei tre terminal d’Italia — Rovigo, Livorno e in minima parte Panigaglia — che viaggiano a scartamento ridotto e invece potrebbero garantire una capacità di rigassificazione aggiuntiva di 5 miliardi di metri cubi. Snam per questo sta contrattando due navi rigassificatrici. Ma ci vorranno 12-18 mesi tra autorizzazioni burocratiche e passaggi tecnici. Per questo s’ipotizza la nomina di un Commissario per snellire le procedure sulle rinnovabili. Non rassicurano troppo le promesse Usa di maggiori forniture. Spiega l’esperto di commodity Gianclaudio Torlizzi che «la capacità aggiuntiva non avverrà prima del 2025. A fronte dei circa 27 miliardi di metri cubi esportati dagli Usa in Europa nel 2021 l’impegno preso è offrire una capacità aggiuntiva di appena 15 miliardi di metri cubi». Pochi.
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