Renzi: “Non conosceva le regole del gioco, voleva solo salvarsi la poltrona”
Carlo Bertini
«Incompetente e incapace di conoscere le regole del gioco»: Matteo Renzi bolla così Giuseppe Conte dopo l’invito che gli rivolge l’ex premier ad andare a riferire al Copasir i suoi sospetti sul Trumpgate. «Conte rilancia e attacca me, ma in quella vicenda non si è comportato bene».
Siamo arrivati ad un altro capitolo di questa contesa. Lei pensa davvero che Conte abbia spalleggiato Trump in quella inchiesta?
«Ci sono due Russiagate. Il primo riguarda la barzelletta per la quale io e Obama avremmo fatto una truffa elettorale ai danni di Trump. Il fatto che qualcuno a Roma abbia dato credito a questa follia è ridicolo. Colpisce che la versione di Conte non collimi con lo scoop che ieri ha fatto Repubblica: o Conte ha mentito al Copasir o Vecchione ha mentito a Conte. Oppure tutti e due mentono agli italiani. E poi c’è da chiarire la vicenda del presunto spionaggio russo, su cui siamo gli unici a chiedere la commissione di inchiesta sul Covid. Ma i grillini non vogliono che sia fatta luce, né su questo né sulle mascherine, chissà perché».
Le sembra che qualcosa vada chiarito nella dinamica dei rapporti dei 5 stelle con la Russia?
«Ci sono due temi diversi. Sulla Russia tutti attaccano, giustamente, Salvini per le magliette di Putin o gli striscioni in piazza Rossa con scritto “Renzi a casa”. Ma i 5 stelle avevano la stessa linea, basta ricordare Di Stefano che oggi fa l’istituzionale viceministro e che allora attaccava l’Ucraina definendola “stato fantoccio della Nato”. Poi c’è il tema Trump: l’atteggiamento di Conte tra agosto e settembre 2019 non è tipico del capo di un governo. Barr doveva incontrare Bonafede, nessun altro. Capisco che magari, se avesse incontrato solo Bonafede non sarebbe nemmeno venuto, ma questa è un’altra storia».
E perché visto il contesto di quegli anni, Conte non la avrebbe raccontata tutta sulla missione di Barr?
«Bella domanda. Ma la deve girare a Giuseppe Conte che in quelle ore era impegnato a salvare la poltrona».
Invece la polemica sugli aiuti russi per il Covid da cosa muove? Avete qualche sospetto non dichiarato?
«Io la penso come Giorgio Gori, sindaco di Bergamo. In quella missione c’era qualcosa di strano e Conte dovrebbe chiarire perché ha accettato quell’accordo con Putin».
Pages: 1 2