Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Kiev a Mosca: negoziati a Mariupol. Johnson: «Trattare con Putin è come farlo con un coccodrillo»
di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini
Le notizie di giovedì 21 aprile sulla guerra in Ucraina, in diretta: Biden annuncia l’invio di nuove armi pesanti a Kiev. I combattenti a Mariupol: «Sono i nostri ultimi giorni, se non le nostre ultime ore»
• La guerra in Ucraina è arrivata al
57esimo giorno. La seconda fase — con l’offensiva di larga scala russa
contro l’est dell’Ucraina, alla conquista del Donbass – è in corso, ma secondo gli Stati Uniti l’avanzata russa è ancora limitata.
• Mosca ha annunciato di aver testato ieri il nuovo missile balistico Sarmat,
capace — secondo il ministero della Difesa — di «penetrare ogni sistema
di difesa missilistica esistente o futura». Per Putin il nuovo missile «farà riflettere coloro che stanno minacciando la Russia».
• Mariupol resta sotto assedio,
e l’ultimo bastione della resistenza — l’acciaieria Azovstal — continua
a ignorare gli ultimatum russi. L’Ucraina ha offerto ieri una «sessione
speciale di negoziati» da tenersi proprio a Mariupol.
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Ore 7.55 – «Verso lo stop al gas russo a maggio»
(Gianluca Mercuri) È
importante l’intervista di Federico Fubini a Stefano Besseghini,
presidente della Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e
Ambiente). La trovate in versione integrale qui; questi i passaggi chiave:
Per la Commissione europea, il sistema
dei pagamenti delle forniture in rubli viola le sanzioni. Significa che
si va verso uno stop del gas russo a maggio?
«Questo è un po’ quello che tutti si aspettano, credo che in
effetti potrebbe accadere in maggio. In questo caso il rischio di non
riempire completamente gli stoccaggi potrebbe esserci. Bisogna vedere
quello che riusciamo a recuperare dagli accordi che l’Italia ha già
stretto e da quelli che si sta cercando di concludere».
Ma buona parte dei nuovi accordi non sono per quest’anno. Quale potrebbe essere la risposta del governo?
«In quel caso entreremmo quasi certamente in uno scenario di
emergenza, quindi scatterebbe un protocollo che prevede dei distacchi di
carico e delle prevalenze fra le utenze. I dettagli sono riservati, ma
si vedrà».
Dunque, per esempio, si limita
l’illuminazione notturna e si riduce di un grado o due il riscaldamento
negli immobili pubblici e privati?
«Di solito sono questi
gli interventi. Dipende naturalmente dalla profondità del fenomeno e da
quanto tempo potrebbe esserci tra il momento del distacco dalla Russia e
l’inizio del periodo invernale».
Ore 7.45 – I dubbi dei funzionari del Cremlino sulla guerra di Putin
(Marco Imarisio) Ieri un’inchiesta di Bloomberg
ha confermato quel che già si sapeva da settimane: al Cremlino, alcuni
alti funzionari della ristretta cerchia presidenziale, convinti del
fatto che l’invasione dell’Ucraina è stata «un errore catastrofico»,
hanno tentato di persuadere Putin a trovare una via d’uscita, facendo
leva sul timore che il Paese possa essere riportato indietro di decenni,
in termini di risorse e benessere e lamentando il rischio
dell’altissimo costo che verrà pagato in termini economici e politici.
Ma non hanno trovato alcuna sponda. E ora Putin prepara le parate
del 9 maggio, «quando otto aerei da guerra Mig-29 voleranno sui cieli di
Mosca in una formazione che riprodurrà la Z».
L’articolo integrale è qui.
Ore 7.30 – «Prepariamoci a pesanti attacchi hacker all’Occidente»
Cinque Paesi alleati — inclusi gli Stati Uniti — hanno messo in
guardia l’Occidente su possibili imminenti attacchi cibernetici da
parte della Russia contro gli Stati che appoggiano l’Ucraina. Lo riporta
il Guardian.
Secondo i membri della rete multinazionale di intelligence «Five
Eyes» (Australia, Usa, Regno Unito, Nuova Zelanda e Canada) Mosca è
pronta a mettere in campo i suoi hacker e potrebbe coinvolgere anche
gruppi criminali specializzati in attacchi informatici per colpire
governi, istituzioni e imprese.
«L’intelligence indica che il governo russo sta esplorando opzioni per potenziali attacchi informatici».
Ore 7.15 – I russi avanzano verso Kramatorsk, secondo l’intelligence di Londra
Con il passare delle ore, e dopo aver «ammorbidito» la
resistenza con bombardamenti pesantissimi, l’avanzata delle forze russe
nel Donbass prende forma. A testimoniarlo è anche il bollettino del
ministero della Difesa britannico: «Le forze russe», scrivono gli 007
militari di Londra, «stanno ora avanzando dalle aree di posizionamento
nel Donbas verso Kramatorsk, che continua a soffrire di persistenti
attacchi missilistici».
«La Russia probabilmente desidera dimostrare successi significativi
prima delle celebrazioni annuali del 9 maggio, giorno della vittoria»
nella Seconda guerra mondiale, scrive il ministero della Difesa: «E
questo potrebbe influenzare la rapidità e la forza con cui tentano di
condurre operazioni in vista di questa data».
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