Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Kiev a Mosca: negoziati a Mariupol. Johnson: «Trattare con Putin è come farlo con un coccodrillo»

Ore 7.00 – La Cina e la volontà di «rispettare le scelte di ogni Paese»
Quale altra prova è necessaria della non volontà di Pechino di condannare l’aggressione russa, e di non porsi come negoziatore tra Mosca e Kiev? Se lo chiedeva, sulle pagine del Corriere di ieri, il corrispondente da Pechino, Guido Santevecchi. A ulteriore conferma di quanto scriveva, sono arrivate nella mattinata di oggi le parole del leader cinese, Xi Jinping.

Durante il discorso di apertura del Forum Boao, la «Davos asiatica», Xi ha proposto un nuovo approccio per la «promozione della sicurezza nel mondo», che «rispetti la sovranità di tutti gli Stati e il percorso di sviluppo che ognuno sceglie».

«Rispettiamo la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i paesi. Aderiamo alla non interferenza negli affari interni degli altri e rispettiamo ugualmente il percorso di sviluppo che ciascuno sceglie», ha affermato il leader cinese, sottolineando che Pechino si oppone a «mentalità tipiche della guerra fredda, unilateralismo e scontro di blocco», affermazioni che i politici del Paese asiatico usano spesso quando si riferiscono agli Stati Uniti per criticare la sua politica estera.

«Prendiamo molto sul serio le legittime preoccupazioni in materia di sicurezza di tutti i paesi e cerchiamo un’architettura di sicurezza equilibrata, efficace e sostenibile ottenuta non a spese degli altri», ha aggiunto, evitando accuratamente di definire «invasione» quella compiuta da Mosca e ribadendo che «le divergenze e le controversie devono essere risolte attraverso il dialogo», che «la Cina sostiene tutti gli sforzi che portano a una soluzione pacifica delle crisi», e che Pechino «si oppone all’imposizione di sanzioni unilaterali».

Ore 6.45 – Le «condizioni» di Mosca per far terminare la guerra
L’«operazione militare speciale» della Russia in Ucraina terminerà quando la Nato smetterà di utilizzare il territorio ucraino per minacciare Mosca, ha detto l’alto funzionario del ministero degli Esteri russo Alexey Polishchuk all’agenzia di stampa Tass.

«L’operazione militare speciale terminerà quando i suoi compiti saranno assolti», ha spiegato, passando poi ad elencarli: «Tra questi ci sono la protezione della popolazione pacifica del Donbass, la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, nonché l’eliminazione delle minacce alla Russia provenienti dal territorio ucraino a causa della sua presa da parte di paesi Nato. Tutti gli obiettivi», ha aggiunto, «saranno raggiunti».

Ore 06.22 – Kadyrov, la Russia completerà oggi la conquista di Mariupol
Le forze russe neutralizzeranno oggi l’ultima resistenza opposta dal Reggimento Azov e dai fanti di marina ucraini presso l’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo ha annunciato il leader ceceno Ramzan Kadyrov, dopo due ultimatum rivolti ai militari ucraini dal ministero della Difesa russo e una controproposta da parte di Kiev di negoziati per l’evacuazione dei combattenti asserragliati nell’acciaieria, dove si troverebbero anche centinaia di civili.

«Prima o dopo l’ora di pranzo (di oggi) l’Azovstal sarà sotto il pieno controllo delle forze della Federazione Russa», ha scritto Kadyrov sul proprio profilo Twitter. La conquista dell’acciaieria segnerebbe la definitiva conquista di Mariupol da parte delle forze russe, che assediano la città sin dall’inizio dell’invasione militare dell’Ucraina, circa otto settimane fa.

Ore 04.05 – Biden annuncia nuove misure
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, annuncerà, oggi, nuovi provvedimenti per l’Ucraina. Tra le ipotesi si parla di un ulteriore stanziamento in assistenza militare. Nel comunicare l’agenda pubblica del presidente di giovedì, la Casa Bianca ha indicato che Biden apparirà davanti alla stampa alle 9:45 (13:45 GMT) per fare un annuncio «su Russia e Ucraina». L’ufficio presidenziale non ha fornito maggiori dettagli, ma poche ore prima la rete televisiva della Cnn ha assicurato che il governo degli Stati Uniti stava preparando un nuovo pacchetto di 800 milioni dollari in aiuti militari. Questo porterebbe a circa 3,4 miliardi di dollari l’assistenza militare che gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina, da quando la Russia ha invaso il Paese, il 24 febbraio scorso. Inoltre, l’annuncio sarebbe arrivato appena una settimana dopo che Biden aveva autorizzato un altro pacchetto del valore di 800 milioni di dollari, che includeva più armi letali di quelle fornite in precedenza, per aiutare a combattere l’offensiva russa nel Donbass. Biden farà le sue dichiarazioni prima di intraprendere un viaggio sulla costa occidentale, a Portland, nell’Oregon, e a Seattle, nello stato di Washington, che si concentrerà sulla sua agenda economica e sulla crisi climatica. L’annuncio arriverà il giorno dopo le nuove sanzioni contro una rete di 40 persone e società, guidata dall’oligarca russo Konstantin Malofeev, che presumibilmente sta aiutando la Russia a schivare le sanzioni occidentali per la guerra in Ucraina.

Ore 03.22 – Maduro, sanzioni a Russia aberranti
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha comunicato che il suo Paese è pronto ad affrontare l’impatto che le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea alla Russia potrebbero avere sul resto del Paese mondo, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte del paese eurasiatico. «Ci stiamo preparando, siamo preparati, posso dire, ad affrontare l’impatto dell’effetto boomerang sull’economia occidentale e mondiale, a seguito delle aberranti sanzioni contro l’economia russa. Le sanzioni sono aberranti. C’è molta arroganza in Occidente» ha detto Maduro in un discorso trasmesso dal canale statale Venezolana de Televisión (VTV). Il presidente ha assicurato che l’effetto delle sanzioni ha colpito anche i Paesi da cui provengono queste misure, come gli Stati Uniti o le nazioni europee. «L’effetto boomerang ha colpito l’economia dell’Europa, degli Stati Uniti e del mondo e ha generato un’inflazione record. L’inflazione negli Stati Uniti a marzo è stata un record, l’inflazione più alta in 40 anni. Inflazione in Spagna è la più alta dal 1985, per fare due esempi — ha aggiunto —. Il presidente ha assicurato che la vicepresidente esecutiva, Delcy Rodríguez, ha preparato un piano per evitare l’impatto dell’inflazione e l’«effetto boomerang» in Venezuela dovuto ai prezzi del grano e del mais, tra gli altri prodotti. A tal fine, il presidente ha spiegato che il suo governo sta lavorando per garantire che tutto il cibo consumato sia prodotto nel territorio e che si raggiungano i livelli di esportazione. «Il Venezuela deve produrre il 100% di tutto ciò che mangia, dobbiamo fare lo sforzo supremo, il massimo sforzo per produrre tutto», ha detto.

Ore 02.58 – Trudeau, Canada invierà artiglieria pesante
Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha confermato che il Canada fornirà all’Ucraina artiglieria pesante, per rispondere all’offensiva russa nell’est del paese. Durante una conferenza stampa, Trudeau ha affermato che la decisione di inviare artiglieria pesante in Ucraina arriva a seguito della richiesta del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Tuttavia, il premier non ha fornito dettagli sulla spedizione di quell’equipaggiamento militare, che ha inquadrato «nel contesto di una guerra illegale da parte della Russia». Trudeau ha osservato che il Canada sta rispondendo direttamente alla richiesta principale dell’Ucraina «in questa fase della guerra», in cui la Russia sta tentando di ottenere il controllo di gran parte dell’est del Paese. Il vice primo ministro canadese e ministro delle Finanze, Chrystia Freeland ha twittato mercoledì che Ottawa e Washington stanno lavorando «per garantire che il regime di Putin paghi l’intero costo della sua brutale guerra» e che l’Ucraina sia vittoriosa. La decisione del Canada di inviare artiglieria pesante in Ucraina arriva dopo il colloquio tra Trudeau, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden e i leader europei.

Ore 01.57 – Governatore: i russi controllano l’80% di Luhansk Oblast
Il governatore della regione ucraina orientale di Luhansk, Serhiy Gaidai, ha affermato che le forze russe controllano l’80% del territorio dell’Oblast. L’area controllata dalla Russia è aumentata in particolare, secondo Gaidai, dopo la cattura il 18 aprile della città di Kreminna. Buona parte della regione è sotto il controllo de facto dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, che ha dichiarato in modo unilaterale l’indipendenza dall’Ucraina il 12 maggio 2014.

Ore 01.45 – Difesa Usa, 20 caccia attivi in più grazie a ricambi
L’aviazione ucraina ha aggiunto circa 20 velivoli operativi grazie all’afflusso di pezzi di ricambio. Lo riporta la Cnn, citando fonti della Difesa statunitense. Sebbene non sia stato specificato quale paese abbia fornito i ricambi, gli Stati Uniti e altri Paesi hanno lavorato «per ottenere i pezzi necessari alla manutenzione». Attualmente, l’Ucraina ha più aerei rispetto a tre settimane fa. Secondo la Cnn, gli Stati Uniti si sono impegnati a inviare all’Ucraina 16 elicotteri Mi-17, ma l’amministrazione ha rifiutato di essere coinvolta nel trasferimento di Mig-29 da un altro paese. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva chiesto ripetutamente ad altri Paesi i caccia Mig-29 Fulcrum dell’era sovietica, che i piloti ucraini sanno già come pilotare. Mercoledì, l’account Twitter ufficiale dell’aeronautica militare ucraina ha confermato le notizie Usa, affermando: «L’Ucraina non ha ricevuto nuovi aerei dai partner! Con l’assistenza del governo degli Stati Uniti, @KpsZSU ha ricevuto pezzi di ricambio e componenti per il ripristino e la riparazione della flotta di aeromobili delle forze armate, che consentiranno di mettere in servizio più velivoli».

Ore 01.26 – Zelensky, partner iniziano capire cosa ci serve
«Sono molto lieto di dire, con cauto ottimismo, che i nostri partner hanno iniziato a capire meglio le nostre esigenze. A capire di cosa abbiamo esattamente bisogno. E di quando esattamente ne abbiamo bisogno: non tra settimane o tra un mese, ma immediatamente, in questo momento, mentre la Russia sta cercando di intensificare i suoi attacchi». Lo ha detto nel suo ultimo videomessaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in merito all’invio di armi a Kiev da parte dell’Occidente. «Stiamo facendo più del massimo per garantire la fornitura di armi al nostro esercito — ha proseguito il leader ucraino —. Ogni giorno tutti i nostri diplomatici, tutti i nostri rappresentanti e io personalmente lavoriamo 24 ore su 24, sette giorni su sette e attraverso tutti i canali possibili, ufficiali e non, per accelerare la consegna degli aiuti». Il presidente ucraino ha annunciato anche di aver firmato un decreto con cui «203 militari delle forze armate ucraine hanno ricevuto riconoscimenti statali, 49 dei quali postumi».

Ore 00.39 – Iniziato addestramento esercito con obici Usa
L’addestramento del personale ucraino sugli obici statunitensi da 155 mm è iniziato in un Paese europeo al di fuori dell’Ucraina. Lo ha confermato un alto funzionario della difesa degli Stati Uniti: si tratta di un primo passaggio che consentirà all’esercito di Kiev di utilizzare l’artiglieria statunitense appena fornita per l’escalation dei combattimenti nella regione del Donbas. Il funzionario, che ha parlato in condizione di anonimato, ha inoltre precisato che il primo dei 18 obici statunitensi da 155 mm promessi è arrivato mercoledì su voli cargo e che altri sono in arrivo. I sistemi di artiglieria devono essere spostati via terra direttamente in Ucraina; l’addestramento del personale ucraino — ha spiegato il funzionario — viene svolto su altri obici da 155 mm che si trovano in Europa.

Ore 23.56 – Biden, ucraini più tosti e orgogliosi di quanto pensassi
«Non so voi, ma sono stato in Ucraina un certo numero di volte. Ho parlato molto con loro, ero profondamente coinvolto. E sapevo che erano tosti e orgogliosi, ma vi posso dire che sono più tosti e più orgogliosi di quanto pensassi»: lo ha detto Joe Biden ai vertici militari ricevuti alla Casa Bianca, esprimendo plauso per l’«eccezionale lavoro» che stanno facendo per «armare ed equipaggiare gli ucraini e difendere la loro nazione». Il presidente Usa ha anche sottolineano «quanto siano vitali le nostre alleanze e partnership: i nostri alleati stanno accelerando».

Ore 23.52 – Il premier britannico Johnson: «Trattare con Putin è come negoziare con un coccodrillo»
Trattare con Vladimir Putin è come negoziare con «un coccodrillo che ha la tua gamba nelle sue fauci». Il paragone è del premier britannico Boris Johnson, che, parlando ai giornalisti sul volo che lo porta in India, ha ammesso che le discussioni con la Russia per mettere fine alla guerra sono destinate a fallire.

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