Litio e terre rare: il tesoro segreto del Donbass

La sfida per il controllo delle terre rare e dei materiali strategici è un’altra delle partite su cui, dunque, bisogna concentrarsi per capire la focalizzazione russa sull’operazione lanciata il 24 febbraio scorso. La Russia è già decisiva per i mercati di gas e petrolio, oltre che per l’export di derrate cerealicole, contesti in cui blindandosi può condizionare il mercato globale. E anche per la grande partita della transizione energetica Mosca si sta posizionando per essere decisiva. Quelli di materiali come alluminio, palladio e nickel sono altri mercati in cui su scala mondiale si sta verificando una crescente criticità per la carenza di forniture russe (comprese tra il 6 e il 10% del totale secondo le stime) e, al contempo, Prometeia in un report ha ricordato che Mosca fornisce il 38% del palladio consumato su scala internazionale. Il controllo di un decimo del platino e di un ventesimo dell’argento consumati su scala globale aumentano la postura strategica di Mosca, che assicurandosi il tesoro del Donbass potrebbe dunque essere ulteriormente in grado di utilizzare le risorse come asset strategico.

Nell’era della globalizzazione-arcipelago, della crisi delle catene del valore e della guerra senza limiti in cui ogni risorsa è di per sé un’arma tra i fattori che muovono l’azione russa c’è anche la volontà di ampliare il perimetro di controllo sugli asset critici ucraini. La guerra asimmetrica lanciata contro l’Occidente con il blocco delle forniture alimentari da Odessa, la manipolazione dei prezzi energetici e, in prospettiva, la destrutturazione degli obiettivi di transizione energetica può essere ascritta alle visioni sistemiche con cui il Cremlino vuole competere nella Guerra Fredda 2.0. Il Donbass, come il Congo, si trova invece vittima del suo grande privilegio geologico.

Destinato per questa ragione a essere terreno di scontro, in un conflitto in cui alle ragioni politiche, identitarie, religiose, si sommano anche questioni economiche e energetiche ora più decisive che mai. E la violenza dei combattimenti in corso lo testimonia: il controllo del Donbass è vitale non solo per le prossime e strutturate fasi del conflitto russo-ucraino ma anche per la definizione degli equilibri di poteri nel mondo che verrà. Un segno in più del fatto che la brutale logica di potenza è tornata in Europa.

INSIDEOVER

IL GIORNALE

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.