25 aprile, il rasoio di Mattarella

Comunque sia, anche da questo passaggio si comprende come il conflitto in corso sia diventato il terreno su cui si logorano vecchi rapporti politici. Logorato in forme estreme è il rapporto tra il Pd di Letta e i 5S di Conte. Il segretario del Pd non esita ad affermare che Marine Le Pen rappresenta la “longa manus” di Putin in Europa, mentre il suo partner dice di non saper scegliere tra lei e Macron. S’intuisce che l’alleanza non ha futuro, a meno che Conte non si trasformi in un mero vassallo. Ma non sembra che sia questa l’intenzione del suo circolo ristretto, compreso il giornale di riferimento. Più che logorato è anche il rapporto a destra. Salvini che abbraccia Orban (il più filo-russo e anche filo-cinese all’interno della Nato) si ritrova solo. Non lo seguono Giorgia Meloni e nemmeno Berlusconi che di Orban si professava amico (peraltro diceva lo stesso di Putin). I prossimi mesi potrebbero vedere novità negli schieramenti e nei rapporti di forza a cui ci eravamo abituati.

REP.IT

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