Ucraina Russia, le news di oggi sulla guerra | Attacco a Odessa, 8 morti: ora la minaccia di armi chimiche. Zelensky: i russi sono nazisti sanguinari
di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini
Le notizie di domenica 23 aprile sulla guerra in Ucraina, in diretta. Attacco a Odessa, 8 morti. La furia di Zelensky: «Tra loro c’era anche una bimba di 3 mesi». Oggi il ministro della Difesa e il segretario di Stato Usa saranno a Kiev
• La guerra in Ucraina è arrivata al 60esimo giorno: si entra nel terzo mese di conflitto. Ieri,
poco dopo l’inizio dei festeggiamenti per la Pasqua ortodossa, Odessa è
stata colpita da un attacco missilistico che ha fatto almeno otto
vittime.
•
Arriveranno oggi a Kiev il ministro
della Difesa e il Segretario di Stato degli Usa: è la visita di più alto
livello da parte degli Stati Uniti dall’inizio della guerra, il 24
febbraio.
• Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto una affollata conferenza stampa nel metrò di Kiev
in cui ha esplicitato due «linee rosse» che gli farebbero considerare
«falliti» i colloqui di pace con Mosca: la Russia non deve uccidere i
soldati ucraini ancora asserragliati a Mariupol, e non deve indire «pseudo-referendum» nelle aree occupate.
• L’Organizzazione per la cooperazione e
la sicurezza europea (Osce) ha denunciato l’arresto di alcuni suoi
osservatori militari nelle regioni di Donetsk e Lugansk.
Ore 08:33 – Gb: per Mosca perdite significative e morale basso
«Nonostante la Russia abbia guadagnato terreno, la resistenza ucraina è stata forte su tutti i fronti e ha inflitto perdite significative alla forze russe», come spiega il bollettino dell’intelligence britannica, diffuso su Twitter dal ministero della Difesa di Londra. Aggiungendo: «Il basso morale russo e il tempo limitato per ricostruire, riequipaggiare e riorganizzare le forze dopo le precedenti offensive probabilmente stanno pesando sull’efficacia in combattimento dei russi».
Ore 07:53 – «Riconquistati 8 insediamenti nella regione di Kherson»
Le forze armate ucraine hanno riconquistato otto insediamenti nella regione meridionale di Kherson, il cui capoluogo è sotto il controllo dei russi. Lo riferisce il Comando Operativo Meridionale delle forze di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
Nelle scorse 24 ore le forze armate ucraine hanno abbattuto 17 bersagli aerei russi, nel dettaglio tre aeroplani militari, cinque missili e tre droni.
Ore 07:41 – Kiev, il console bulgaro rapito dai russi a Melitopol
Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, alla televisione ucraina, ripresa dall’Ukrainska Pravda, ha affermato che le forze russe hanno rapito il console onorario della Bulgaria a Melitopol (città che al momento è sotto il controllo di Mosca).
Ore 07:26 – Cremlino: 11 foreing fighters italiani uccisi in Ucraina
(Francesco Verderami) Mosca ha avvisato Roma che undici «combattenti di professione» italiani sarebbero caduti in territorio ucraino mentre «partecipavano a operazioni militari» contro le Forze armate della Federazione russa. I foreing fighters avrebbero fatto parte di un’unità di sessanta «mercenari» connazionali che si sarebbero schierati a fianco della resistenza di Kiev nel corso del confitto: dieci di loro sarebbero rientrati in patria, mentre gli altri sarebbero ancora in Ucraina insieme a «diverse migliaia di cittadini stranieri» in armi.
Non si conoscono né le identità dei deceduti né la località dove avrebbero perso la vita in combattimento. Non si può essere nemmeno certi dell’attendibilità della notizia, visto che alle autorità di Roma formalmente non risultano queste presenze nelle zone di guerra.
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Ore 06:55 – «50 alti ufficiali russi colpiti a Kherson, ieri»
In quello che potrebbe
essere uno dei singoli episodi più gravi per l’esercito russo
dall’invasione dell’Ucraina, un attacco missilistico dell’esercito di
Kiev avrebbe distrutto ieri un posto di comando militare a Kherson, nel
sud dell’Ucraina.
Secondo quanto comunicato ufficialmente già nella giornata di
sabato, due generali russi sarebbero morti nell’attacco, che avrebbe
però ucciso o ferito un’altra cinquantina di alti ufficiali
dell’esercito di Mosca.
Oleksiy Arestovych, ex agente dei Servizi segreti di Kiev e ora
consigliere del presidente ucraino Zelensky ha parlato di «almeno 50
alti ufficiali russi presenti nel posto di comando al momento
dell’attacco. Non abbiamo conferme ufficiali sulla loro sorte, ma deve
essere terrificante».
Kherson è di importanza vitale per la logistica russa.
Secondo Zelensky, Mosca vuole organizzare referendum nell’area per
creare un’altra repubblica indipendentista dopo quelle di Luhansk e
Donetsk.
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