In fiamme deposito di carburante in Russia Gli Usa: Kiev può vincere, con le armi giuste Mosca «nasconde il numero dei suoi morti»

di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini

Le notizie di lunedì 25 aprile sulla guerra in Ucraina, in diretta: il segretario di Stato e della Difesa statunitensi a Kiev hanno promesso altri 700 milioni di dollari in aiuti militari. Zelensky critica il segretario generale dell’Onu per la visita a Mosca

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• La guerra in Ucraina è arrivata al 61esimo giorno: siamo nel terzo mese di conflitto.
• Nella giornata di ieri, si è svolto il colloquio tra il segretario di Stato americano Antony Blinken, quello alla Difesa Usa Austin, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
• Kiev ha proposto a Mosca di tenere un colloquio nei pressi dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, città assediata da settimane e simbolo della resistenza ucraina.
• Secondo l’analisi pubblicata dal Financial Times, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe «perso interesse» nei negoziati – giunti a un «vicolo cieco» – e ora punterebbe a conquistare più territorio ucraino possibile.
• L’Unhcr ha stimato che, dall’inizio della guerra, sono quasi 5,2 milioni i profughi ucraini fuggiti dal Paese. Gli sfollati interni sono invece 7,7 milioni.

Ore 08:33 – Gran Bretagna: scarsi progressi della Russia in Donbass

Secondo fonti della Gran Bretagna la Russia starebbe facendo scarsi progressi nell’avanzata in Donbass e non ci sarebbero svolte significative sul campo.

Ore 08:15 – Kiev «sta vincendo», e «un’Ucraina democratica vivrà più di Putin»

«La visita ci ha dato l’occasione per dimostrare direttamente il nostro supporto per il governo ucraino. Zelensky ha mostrato apprezzamento per la leadership di Biden, e per la generosità del supporto degli Stati Uniti al suo Paese. La Russia continua a brutalizzare parti dell’Ucraina: ma gli ucraini resistono, a Kiev i cittadini sono tornati sulle strade, la battaglia per la capitale è stata vinta. Mosca, insomma, sta fallendo i suoi obiettivi, in questa guerra. L’Ucraina sta vincendo».

A parlare — dopo essere tornato in Polonia, al termine della visita di ieri a Kiev — è il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

E le sue sono parole rilevanti, anche perché tornano su un punto molto delicato — la durata del regime di Putin. Nessun ritorno sulle (discusse) parole di Biden – «Per l’amor di Dio, quest’uomo non può rimanere al potere» — ma un confronto: «Un’Ucraina indipendente e sovrana vivrà ben più a lungo di quanto Putin rimarrà sulla scena».

«L’Ucraina», ha aggiunto il segretario alla Difesa, Austin, «può vincere la guerra, se ha le armi che le occorrono»: e Zelensky ha chiesto «artiglieria pesante, e anche carri armati».

Ore 08:05 – Le nuove armi in arrivo in Ucraina, e la fretta del Pentagono

«Il Pentagono ha appena diffuso una “nota” rivolta al mondo dell’industria, un invito attraverso i tradizionali canali di approvvigionamento per poter fornire» all’Ucraina «qualsiasi tipo di arma, comprese quelle ancora a livello di studio. Il meccanismo — illustrato da Military Times — rivela tutta l’urgenza da parte degli Stati Uniti nell’individuare ciò che serve a Kiev all’interno di una “finestra” estremamente ridotta. Possiamo dire che “non è per domani, ma per ieri”».

A scriverlo, nel loro imperdibile punto militare, sono Guido Olimpio e Andrea Marinelli. Che rivelano poi quali tipi di armamenti stiano giungendo in queste ore in Ucraina:

«Il Pentagono è alla ricerca di apparati anti-aerei, anti-tank, mine, per la difesa costiera o per neutralizzare l’artiglieria, equipaggiamenti radio. È lo stesso sentiero adottato per fornire i 120 droni-kamikaze Phoenix Ghost, sistema a livello di prototipo che è stato inviato sul campo di battaglia. Perfetto per piccoli team, richiede un training limitato, resta in volo per circa 6 ore, ha capacità di impiego «notturno» in virtù dei sensori all’infrarosso. Gli ucraini possono usarlo per centrare postazioni, cannoni (il nemico numero uno in questa fase), mezzi della logistica.

Molto attiva la Gran Bretagna. Indiscrezioni tornano su missili anti-nave che Londra intende dare (se non lo ha già fatto) all’Ucraina: è possibile che siano i Brimstone, che possono essere lanciati da aerei ma anche da terra. La Raf li ha impiegati anche nella campagna contro lo Stato Islamico per neutralizzare veicoli in movimento.

Sempre gli inglesi dovrebbero consegnare in questi giorni 20 cannoni semoventi AS90 insieme a 40 mila proiettili: prima tappa una base polacca dove saranno preparati gli equipaggi. Stesso percorso per mezzi donati da altri governi occidentali».

Il «punto» di Marinelli e Olimpio è qui.

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