Ucraina Russia, le news di oggi sulla guerra | Lavrov: «Si rischia la terza guerra mondiale, la Nato è in guerra con noi». Kiev: stanno perdendo
di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini
Le notizie di martedì 26 aprile sulla guerra in Ucraina, in diretta: il ministro degli Esteri russo Lavrov dice che la Nato, consegnando armi all’Ucraina, è «di fatto in guerra» contro Mosca, e il rischio di un conflitto mondiale è concreto. Kuleba, ministro degli Esteri ucraino: stanno perdendo
• La guerra in Ucraina è arrivata al 62esimo giorno, e i toni utilizzati da Stati Uniti e Russia sono sempre più aspri.
•
Dopo che il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha esplicitato
l’intenzione che Mosca esca da questo conflitto «indebolita» al punto da
non voler più avviare operazioni simili all’invasione dell’Ucraina, il
ministro della Difesa di Putin, Serghei Lavrov, ha detto che il rischio
di una terza guerra mondiale è «considerevole», e che la consegna di
armi da parte della Nato all’Ucraina significa, «in sostanza», che la
Nato è in guerra con la Russia.
• Il rischio di allargamento di
conflitto ad altri Paesi si è fatto concreto ieri anche per
un’esplosione in un edificio amministrativo della capitale della
Transnistria, repubblica separatista filorussa della Moldova.
• La
Russia ha bombardato cinque stazioni della ferrovia provocando la morte
di almeno 5 persone. I raid sono stati rivendicati dal Cremlino che ha
affermato di aver distrutto le direttrici usate per il trasporto di
«veicoli stranieri» — cioè armi occidentali dirette al fronte del
Donbass.
• Nella giornata di ieri è stata trovata una terza fossa comune vicino a Mariupol, nel villaggio di Stary Krym.
Ore 07:54 – «Le prossime settimane saranno molto, molto critiche»
Mark Milley è il capo
dello Stato maggiore congiunto degli Stati Uniti: una delle massime
autorità della Difesa americana. Per questo le parole che utilizza per
descrivere lo scopo del vertice di oggi nella base di Ramstein, in
Germania, vanno ascoltate con attenzione.
Il punto principale del vertice — spiega Milley — è quello di
garantire a Kiev il supporto che occorre per poter resistere alla Russia
e, per usare l’espressione usata ieri dal capo del Pentagono, Lloyd
Austin, «vincere la guerra».
«Le prossime settimane saranno molto, molto critiche», ha detto
Milley. Gli ucraini «hanno bisogno un supporto continuativo per poter
avere successo sul campo di battaglia. E questo è, principalmente, lo
scopo di questa conferenza».
In altre parole: i 40 Paesi convocati dagli Stati Uniti nella base
aerea tedesca dovranno trovare il modo di coordinare la tipologia di
armi da inviare a Kiev, il loro numero, i tempi di consegna e
l’eventuale addestramento necessario.
La Russia — secondo gli analisti del Pentagono — farà ampiamente
ricorso all’artiglieria pesante, cercando di distruggere la resistenza
ucraina prima di muovere fisicamente le truppe. Ma gli stessi analisti
ritengono che molte unità dell’esercito russo siano ora alle prese con
una grave carenza di truppe: alcune avrebbero perso fino al 30 per cento
dei militari. Insomma: le possibilità che Kiev vinca sul campo non
sono remote.
Nella giornata di ieri, la Gran Bretagna ha sostenuto che Mosca
abbia perso almeno 15 mila soldati in Ucraina, oltre a 2000 mezzi
corazzati, 60 elicotteri e aerei. La Russia, finora, ha ammesso di avere
perso 1.351 militari.
Ore 07:31 – Dove attaccherà l’esercito russo, ora
Come si muove l’esercito russo, sul campo, in queste ore? E quale sarà il prossimo passo dell’attacco delle truppe di Mosca?
La risposta arriva dall’aggiornamento militare pubblicato – come
ogni mattina – dal ministero della Difesa della Gran Bretagna, secondo
cui l’assalto arriverà, in primis, da sud, contro la città di
Zaporizhzhia.
«È probabile anche che le forze russe stiano tentando di circondare
posizioni ucraine fortificate nell’est dell’Ucraina», scrive la Difesa
di Londra, che conferma la caduta della città di Kreminna e i pesanti
combattimenti a sud di Izyum, «mentre le forze russe tentano di avanzare
verso le città di Sloviansk e Kramatorsk da nord e da est».
Ore 07:24 – La corsa al riarmo nucleare
Le parole di Lavrov sui
rischi di una «Terza guerra mondiale», e di un confronto nucleare, sono
arrivate poche ore prima che — a migliaia di chilometri dall’Ucraina,
ma non così lontano, in uno scenario diplomatico mai così complicato
come ora — il leader nordcoreano organizzasse una parata il cui pezzo
forte è stato un nuovo missile balistico intercontinentale, in grado di
portare testate nucleari e pronto a essere utilizzato sui sottomarini di
Pyongyang.
E proprio alla corsa al riarmo nucleare — e ai suoi rischi — è
dedicato il Dataroom firmato da Milena Gabanelli e Massimo Sideri, che
si concentra sulle due potenze principali in questo ambito — Stati Uniti
(che hanno meno atomiche, ma spendono molto di più) e Russia.
Lo trovate qui.
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