Ucraina Russia, le news di oggi sulla guerra | Lavrov: «Si rischia la terza guerra mondiale, la Nato è in guerra con noi». Kiev: stanno perdendo

Ore 07:21 – L’incontro sulla guerra a Ramstein e gli sforzi della diplomazia

(Luca Angelini) Oggi, nella base militare di Ramstein, in Germania, si terrà il vertice dei «sostenitori dell’Ucraina» voluto dagli Usa per concordare le prossime mosse (per l’Italia ci sarà il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini).

Nonostante tutto, però, la diplomazia non alza bandiera bianca. Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, racconta Monica Guerzoni, sta lavorando su un doppio binario.

Il primo passa dagli ambasciatori a Mosca e a Kiev, per provare a far ripartire i negoziati e arrivare a un cessate il fuoco.

Il secondo è più internazionale: «un negoziato tra Russia, Ucraina e i Paesi garanti», Italia compresa. «Un ruolo centrale in questo schema lo interpreta Ankara, il cui contributo il ministro degli Esteri ritiene “fondamentale” perché la Turchia è il Paese Nato che più dialoga con la Russia di Putin».

Ore 07:14 – Lo spettro di un allargamento della guerra

(Luca Angelini) «Vogliamo vedere una Russia indebolita al punto che non potrà più fare il genere di cose che ha fatto, invadendo l’Ucraina. Crediamo che l’Ucraina possa vincere, se avrà l’equipaggiamento giusto» ha detto ieri il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, dopo aver incontrato a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«L’Occidente sta cercando di distruggerci dall’interno — gli ha replicato il presidente russo, Vladimir Putin —. Occorre stroncare nel modo più risoluto qualsiasi delitto nel territorio della Federazione russa. I nostri avversari sono passati alla fase del terrore, alla preparazione di attentati mirati. Ma noi conosciamo nome per nome gli agenti occidentali che lavorano con gli organi di sicurezza ucraini. E sappiamo che dietro tutto questo c’è la Cia».

E il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, aggiunge: «Una guerra nucleare è inaccettabile. I rischi sono molto significativi, questo pericolo non deve essere sottovalutato, anche se ci sono molti pronti a gonfiare artificialmente questa minaccia».

Se serviva ancora una conferma che la pace in Ucraina è lontana, lo scambio di accuse e minacce di ieri basta e avanza. Ma la cosa ancora peggiore è che il conflitto potrebbe allargarsi ad altri Paesi.

La conferma dal terreno la dà l’inviato Lorenzo Cremonesi: «Si allarga e aggrava la guerra in Ucraina. Lo scontro diventa regionale e investe anche la Transnistria, la zona filorussa separatista della Moldavia dove ieri sera alcuni colpi di lanciagranate hanno centrato gli uffici del ministero della Sicurezza». A Chisinau temono possa essere soltanto l’inizio: «Il governo moldavo chiede la protezione della Nato contro l’eventualità dell’intromissione di Mosca, che potrebbe utilizzare la Transnistria per aggredire l’Ucraina da sud e occupare l’intera zona costiera del Mar Nero, come del resto hanno fatto capire di recente alti ufficiali dell’esercito russo». Quanto al territorio ucraino, nel mirino di missili e bombe russe sembrano ora esserci le stazioni ferroviarie.

Ore 06:27 – Kuleba: «Lavrov? Mosca non vuole negoziare, e parla così perché sta perdendo»

«Non penso che Serghei Lavrov sia pronto per una conversazione seria». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un’intervista all’Associated Press, sottolineando di non ritenere che la «Russia sia pronta a trovare soluzioni al tavolo dei negoziati». Se tuttavia, ha aggiunto Kuleba, «vedrò che il loro atteggiamento cambierà supererò il mio disgusto e mi siederò al tavolo» con Lavrov. Prima il presidente russo Vladimir Putin accetterà di incontrare Volodymyr Zelensky, più sarà probabile che si avvicini la fine della guerra, ha detto ancora il ministro di Kiev. «Non do una garanzia al 100%, ma ho fiducia nel mio presidente. È preparato e sa come negoziare», ha sottolineato ancora ribadendo la posizione di Zelensky che continuare l’escalation a Mariupol rischia di mandare all’aria i negoziati con la Russia. «Quella sarà la linea rossa», ha detto.

«La Russia perde l’ultima speranza di spaventare il mondo per il sostegno all’Ucraina. Da qui il discorso di un «reale» pericolo della Terza Guerra Mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina». Lo scrive su Twitter il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. «Per questo il mondo deve raddoppiare il sostegno all’Ucraina in modo da prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale», aggiunge.

Ore 06:26 – Ucraina: Kiev, Guterres chieda a Putin evacuazione Mariupol

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, di premere con Vladimir Putin per l’evacuazione della città di Mariupol nella sua visita al Cremlino di oggi. Si stima che circa 100.000 persone siano intrappolate nella città mentre un contingente di combattenti ucraini resiste alle forze russe in un’acciaieria dove si stanno rifugiando anche centinaia di civili. «È un cosa che l’Onu è in grado di fare», ha detto il ministro di Kiev in un’intervista all’Associated Press esprimendo tuttavia la preoccupazione che Guterres possa «cadere nella trappola» di Mosca. Kuleba ha anche espresso apprezzamento per la visita a Kiev dei segretari di Stato e alla Difesa americani Antony Blinken e Lloyd Austin, definendoli «due rappresentanti del Paese che ha fatto di più per l’Ucraina».

Ore 06:23 – Lavrov e il «reale pericolo di una Terza guerra mondiale»

La Russia ha messo in guardia nella serata di ieri, 25 aprile, contro il pericolo «reale» di una Terza guerra mondiale. La ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

«Una guerra nucleare è inaccettabile. I rischi sono molto significativi, questo pericolo non deve essere sottovalutato, anche se ci sono molti pronti a gonfiare artificialmente questa minaccia».

La Russia, continua Lavrov, «vuole continuare i negoziati di pace».

«La buona volontà ha i suoi limiti. E se non è reciproca questo non contribuirà al processo negoziale» ma «noi continueremo a portare avanti negoziati con la delegazione del (presidente ucraino) Volodymir Zelensky, e i contatti proseguiranno», ha detto Lavrov.

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