Guerra Russia-Ucraina, Kiev chiude i porti delle città occupate. Jet russo sorvola lo spazio aereo svedese. Mosca: “Attacco ucraino ha fatto morti civili a Kherson”

02.31 – Zelensky: sanzioni per chi commercia petrolio russo
Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha invocato, nel suo discorso quotidiano, sanzioni dirette a «qualsiasi azienda o Stato che aiuti la Russia a commerciare petrolio». «Ci aspettiamo una decisione sulle restrizioni petrolifere contro la Russia nel prossimo futuro. Insistiamo sul fatto che una buona parte delle sanzioni contro il petrolio russo dovrebbe prevedere il blocco di qualsiasi tentativo da parte della Russia di aggirare le restrizioni attraverso la vendita delle cosiddette miscele di petrolio. Se una società o uno Stato aiuta la Russia a commerciare petrolio, sappia che deve affrontare sanzioni». Ha poi sottolineato che «qualsiasi sponsorizzazione della macchina terroristica militare russa deve cessare». L’UE sta lavorando ad un sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia che potrebbe includere un divieto parziale alle importazioni di petrolio russo.

02.28 – Zelensky: 23.000 soldati russi uccisi dal 24 febbraio
Dall’inizio dell’invasione russa, 23.000 soldati russi sono morti in Ucraina, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Inoltre, più di 1.000 carri armati russi e quasi 2.500 altri veicoli militari sono stati distrutti, ha affermato nel suo discorso quotidiano della sera, precisando che è difficile stimare l’entità reale delle perdite. Mosca ha precedentemente ammesso che più di mille russi sono stati uccisi dall’inizio della guerra il 24 febbraio e stima che il numero di combattenti ucraini uccisi sia di oltre 23.000. Volodymyr Zelensky ha anche affermato di aspettarsi che la Russia raduni «truppe aggiuntive» per gli attacchi nell’Ucraina orientale e ha fatto appello all’esercito russo durante il suo discorso: «Ogni soldato russo può ancora salvarsi la vita. È meglio per te sopravvivere in Russia che morire nel nostro Paese».

02.26 – Blinken sente Kuleba, Usa a fianco Kiev in guerra brutale
«Ho parlato con il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. Ho messo in evidenza gli ultimi passi degli Stati Uniti a sostegno della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina di fronte alla brutale guerra del Cremlino». Lo afferma il segretario di Stato americano, Antony Blinken. 

02.01 – Danimarca invia a Kiev veicoli corazzati e mortai
La Danimarca invierà 25 veicoli corazzati per il trasporto di personale Piranha III e mortai pesanti M10 alle forze armate ucraine, riporta il media danese Olfi, citato da Ukrinform. I Piranha, progettati dall’azienda svizzera Mowag, sono tra i veicoli blindati più usati al mondo, ma quelli mandati in Ucraina sono di un modello precedente a quello in uso nel Paese. Oltre a questi mezzi corazzati per il trasporto di personale, la Danimarca invierà in Ucraina pesanti mortai M10 e migliaia di proiettili

01.36 – Zelensky: si torna a normalità nelle città liberate
Si fa di tutto per tornare alla normalità nelle parti di Ucraina che sono state liberate dall’occupazione russa. Lo ha assicurato il presidente Volodymyr Zelensky, secondo cui nel 69% delle aree tornate sotto il controllo di Kiev c’è di nuovo «un vero e proprio autogoverno locale». «Stiamo facendo di tutto per riportare la vita normale nella parte liberata della nostra Ucraina», ha detto Zelensky nel suo discorso notturno, aggiungendo che le agenzie umanitarie sono già al lavoro nel 93% delle aree lasciate dai russi.

01.31 – Internet fuori uso nella regione di Kherson
Nella regione di Kherson sono fuori uso le comunicazioni mobili e Internet di tutti gli operatori telefonici. Uno dei massimi esperti di Vodafone a Kherson ha riferito alle autorità che non si è trattato di un incidente. Lo riporta il Kyiv independent. Serhiy Khlan, un deputato del Consiglio regionale di Kherson, ha detto che il motivo dell’interruzione del servizio è ancora sconosciuto sebbene il problema si fosse già presentato un mese fa.

00.39 – Zelenzky: molto da fare ma libereremo città occupate
Le città occupate dai russi saranno liberate, anche se «c’è ancora molto lavoro da fare». Lo ha assicurato il presidente ucraino Zelensky in un messaggio su Telegram. «Gli occupanti sono ancora sulla nostra terra e ancora non riconoscono l’apparente fallimento della loro cosiddetta operazione. Dobbiamo ancora combattere e dirigere tutti gli sforzi per cacciare gli occupanti. E lo faremo. L’Ucraina sarà libera» ha scritto Zelensky, «Kherson, Nova Kakhovka, Melitopol, Berdyansk, Dniprorudne e tutte le altre città e comunità temporaneamente occupate in cui gli occupanti ora fingono di essere ‘padroni’ saranno liberate. La bandiera ucraina tornerà di diritto dove dovrebbe essere. E sarà il ritorno a una vita normale, che la Russia semplicemente non è in grado di fornire nemmeno sul proprio territorio».

00.01 – Kiev: offerto alla Cina il ruolo di garante della sicurezza
Kiev ha offerto alla Cina di «diventare uno dei garanti della sicurezza ucraina». Lo ha riferito il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, durante un’intervista con l’agenzia di stampa Xinhua.

Minaccia all’Europa dalla tv russa: “Ci vogliono 106 secondi per distruggere Berlino, faremmo tabula rasa”

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