Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | Mariupol, ripresa evacuazione da Azovstal. Altre esplosioni a Belgorod. Punito Tinkov, il miliardario che ha criticato Putin
di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Marta Serafini
Le notizie di lunedì 2 maggio sulla guerra in Ucraina, in diretta: oggi nuovo tentativo di evacuazione dei civili dall’area dell’acciaieria Azovstal. Nuove esplosioni in territorio russo, a Belgorod
• La guerra in Ucraina è arrivata al 67esimo giorno.
• Ieri c’è stata una nuova evacuazione di civili da Mariupol: circa 100 persone sono uscite dalle acciaierie Azovstal. Un nuovo tentativo verrà fatto questa mattina. Nella notte sono ripresi, però, i bombardamenti.
• Valerij
Gerasimov, massimo comandante militare russo, è stato a sorpresa, al
termine della scorsa settimana, in Ucraina, scampando di poco un
attentato.
• Diverse esplosioni sono state udite a Belgorod, in
Russia: le forze di Mosca hanno preso di mira obiettivi aerei — forse
droni ucraini.
• Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, ieri sera in televisione,
ha minacciato: «L’Italia è in prima fila tra coloro che adottano e
promuovono le sanzioni anti-russe. Per noi è stata una sorpresa».
•
Oleg Tinkov, ex oligarca che aveva criticato la guerra, ha spiegato al
New York Times di essere stato costretto a vendere forzatamente le
azioni della banca che ha fondato.
Ore 09:13 – Turchia, gli attacchi russi rendono il negoziato difficile
La Turchia ha fatto
sapere che l’azione militare della Russia in Ucraina crea difficoltà a
portare avanti il negoziato tra Mosca e Kiev. «Il protrarsi del conflitto e degli attacchi da parte della Russia rendono il processo più difficile»,
ha affermato Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Recep Tayyip
Erdogan, come riporta Anadolu, in riferimento al processo negoziale
avviato a Istanbul, a fine marzo, con un incontro tra delegazioni di
Mosca e Kiev.
Dopo avere incontrato il presidente Volodymyr Zelensky nella capitale ucraina, Kalin ha fatto sapere che Ankara lavora «intensamente» per portare avanti il negoziato.
Ore 08:49 – Israele convoca l’ambasciatore russo dopo le parole di Lavrov
Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l’ambasciatore russo in Israele in segno di protesta dopo che il capo della diplomazia di Mosca, Sergei Lavrov, ha detto che «anche Hitler aveva origini ebree, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei».
Il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid ha detto che Israele
si aspetta di ricevere della scuse per le parole di Lavrov. «Le sue
parole sono imperdonabili, l’ambasciatore sarà convocato per una
consultazione», ha detto Lapid citato dall’emittente N12.
Ore 08:40 – Ripresa l’evacuazione da Azovstal, a Mariupol
È ripreso questa mattina alle 7 ora locale il piano di evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal, a Mariupol
nel sud dell’Ucraina. Il piano è stato messo a punto dalle Nazioni
Unite e dal Comitato della Croce Rossa internazionale e prevede di
portare i civili a Zaporizhzhia.
Lo scrive il Kiev Independent
citando il consiglio comunale di Mariupol e spiegando che gli autobus
per l’evacuazione partono dal centro commerciale di Port City.
Ore 08:31 – La vera storia dell’embargo sul petrolio russo e lo strappo Usa-Europa
(Federico Fubini) Sembra molto probabile che martedì la Commissione europea presenti ai governi la sua proposta sul sesto pacchetto, in soli due mesi, di sanzioni contro Mosca.
Allora la questione dell’embargo sul petrolio russo
sarà per la prima volta ufficialmente sul tavolo. La Germania ha già
fatto conoscere la sua disponibilità a muovere questo passo, benché in
modo graduale. Eppure i colloqui degli ultimi giorni di contatti fra le
figure di vertice dei governi occidentali avevano aperto anche altre
possibilità.
La realtà, confermata al Corriere della Sera da tre diverse fonti che hanno chiesto l’anonimato, è che si è consumato un piccolo strappo – sotterraneo e silenzioso – con gli Stati Uniti.
E non è detto che non lasci qualche cicatrice per il futuro. Tutto
parte il 20 e 21 aprile, quando i ministri finanziari del G7 si
ritrovano a Washington durante gli incontri di primavera del Fondo
monetario internazionale. Ci sono le delegazioni dei principali Paesi
europei, gli Stati Uniti e il Canada, naturalmente (qui l’articolo completo).
Ore 08:08 – I racconti dei 100 civili evacuati dall’acciaieria di Mariupol
Li stanno aspettando.
Non è chiaro quanti siano, né quando arriveranno qui al campo di
accoglienza per gli sfollati alla periferia di Zaporizhzhia. I civili evacuati dalle acciaierie Azovstal di Mariupol dovrebbero arrivare oggi con il convoglio speciale organizzato dalle Nazioni Unite e dalla Croce Rossa Internazionale.
Su Telegram sono pubblicati i video ripresi ieri mentre alcune
decine di persone, per lo più donne, anziani e bambini, uscivano dai
sotterranei dell’acciaieria percorrendo cunicoli di macerie e quindi
camminando tra i resti devastati dalle bombe.
«Sono due mesi che non vediamo la luce del sole»,
hanno detto. Alcuni sono stati portati nelle zone controllate dai
russi. E su questo punto i combattenti del battaglione di volontari
ucraini Azov protestano e chiedono chiarimenti. «Questa gente vuole
andare in Ucraina, non possiamo permettere che sia obbligata ad andare
in Russia», dicono anche nei messaggi postati oggi. I ritardi sulla
tabella di marcia sono endemici. Ieri i mezzi dell’evacuazione erano
attesi in mattinata, sono arrivati solo alle 18,30.
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