Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | Mariupol, ripresa evacuazione da Azovstal. Altre esplosioni a Belgorod. Punito Tinkov, il miliardario che ha criticato Putin
Ore 07:56 – L’ex calciatore Vavassori torna a casa
Ivan Luca Vavassori, l’ex calciatore di 29 anni partito per l’Ucraina dove si è arruolato come volontario nelle brigate internazionali per combattere al fianco dell’esercito di Kiev, vuole rientrare in Italia. È lui stesso ad annunciarlo in una storia pubblicata in lingua spagnola sul suo profilo Instagram.
«Sono stufo — scrive — per me è abbastanza così. È ora di tornare a
casa, non ho più la testa per andare avanti. Ho fatto tutto il possibile
per aiutare. Ho messo tempo e vita a disposizione del popolo ucraino, però ora è tempo di riprendermi la mia vita.
Torno dove sono felice e torno per riprendermi tutto ciò che è mio. Le
cose sono cambiate molto da quando me ne sono andato, ma sono sicuro che
con l’aiuto di Dio raggiungerò i miei obiettivi. E lei è al primo posto
in questi», conclude con un evidente riferimento a una donna. Vavassori
ha anche pubblicato una foto dove si vede l’interno di un aereo e un
oblò.
Ore 07:30 – Il punto britannico: 30 dei 120 battaglioni messi in campo dalla Russia all’inizio della guerra sono stati neutralizzati
Nell’aggiornamento di questa mattina del ministro della Difesa britannico si fa riferimento a 30 dei 120 battaglioni messi in campo dalla Russia all’inizio della guerra che sono stati neutralizzati, con perdite ingenti tra le forze speciali: in particolare, per rimediare a queste ultime, «la Russia impiegherà anni».
Ore 06:51 – Trump: «Con me alla Casa Bianca Putin non avrebbe invaso Ucraina»
L’ex presidente Usa Donald Trump ha ricordato in Nebraska, dove ha parlato a centinaia di supporters, che con lui alla Casa Bianca il presidente russo Vladimir Putin «non avrebbe mai invaso» l’Ucraina. «Putin — ha aggiunto — ha visto la debolezza. Ha visto l’incompetenza» nell’amministrazione Biden. Non solo. Trump ha pure chiesto un «test cognitivo» per Biden. L’organizzazione dell’ex presidente ha mandato in onda un video che raccoglie i balbettii di Biden e la ormai famosa scena in cui il presidente, alla fine di un discorso, si gira per dare la mano a qualcuno che, in realtà, non c’è. Biden resta con la mano sospesa a metà e poi se ne va. Trump ha poi scherzato con i supporter dicendo che avrebbe «molto più materiale ma non abbiamo tutto il pomeriggio».
Ore 06:35 – La punizione per Tinkov, il miliardario che ha criticato Putin
Oleg Tinkov sapeva che cosa avrebbe scatenato premendo il tasto “pubblica”. Eppure lo ha fatto: e giorni fa, con
un clamoroso post su Instagram, l’ex miliardario russo, fondatore della
banca Tinkoff, aveva criticato aspramente la guerra di Putin,
l’esercito («una m…, come tutto in questo Paese corrotto) e «chi va in
giro a disegnare le Z: è un idiota, ma gli idioti sono il 10 per cento,
il 90% dei russi è contro la guerra».
Ora — parlando per la prima volta a un giornale occidentale dopo
l’inizio della guerra, da un luogo non precisato al di fuori della
Russia — Tinkov ha raccontato, al New York Times, di essere stato costretto a vendere immediatamente le quote della banca che aveva fondato, a un prezzo stracciato.
«Il giorno dopo il post», si legge sul quotidiano,
«l’amministrazione del Presidente Putin lo ha contattato minacciandolo
di nazionalizzare la banca che aveva creato se lui non avesse interrotto
ogni contatto con l’istituto di credito. La scorsa settimana, Tinkov ha
venduto il 35 per cento del capitale della banca, che era ancora in suo
possesso, a un miliardario russo attivo nel settore minerario, in una
vendita «disperata» che gli è stata imposta. “Non ho potuto discutere il
prezzo”, ha detto. “È stato come in una crisi con degli ostaggi –
prendi quello che ti viene offerto. Non puoi negoziare”»
Secondo Tinkov, la vendita è avvenuta «al 3 per cento di quanto avrei potuto ricavare».
Tinkov ha anche detto di aver dovuto assumere delle guardie del
corpo dopo che alcuni amici «con contatti nei servizi russi mi hanno
detto di mettermi al riparo. «Sono sopravvissuto alla leucemia, finora,
ma forse mi ucciderà il Cremlino».
Ore 06:34 – Zelensky: «Spero ancora evacuazioni da Mariupol». Dentro l’acciaieria ancora decine di bambini
«Siamo finalmente
riusciti ad avviare l’evacuazione delle persone dall’Azovstal. Dopo
tante settimane di trattative, dopo tanti tentativi, vari incontri,
persone, chiamate, Paesi, proposte», «spero che siano soddisfatte tutte
le condizioni necessarie per continuare a evacuare persone da Mariupol.
Abbiamo in programma di iniziare alle otto del mattino». Così il
presidente ucraino Zelensky, in un videomessaggio di cui riferisce
l’agenzia ucraina Ukrinform. «Continueremo a fare di tutto per evacuare la nostra gente dalla Azovstal, da Mariupol in generale».
Intanto, come riferito anche in precedenza, le forze russe hanno ripreso i bombardamenti dell’acciaieria di
Mariupol subito dopo l’evacuazione di un gruppo di civili. Come spiega
il comandante di brigata della Guardia nazionale ucraina Denys Shlega, in un’intervista televisiva, «è necessario almeno un altro round di evacuazioni per far uscire tutti i civili dall’impianto», ricordando come all’interno dei bunker dell’acciaieria restino «ancora decine di bimbi piccoli».
Ore 06:27 – Le nuove esplosioni a Belgorod, in Russia
Due potenti esplosioni sono state udite nella città russa di Belgorod (confine meridionale con l’Ucraina) nelle prime ore di oggi (lunedì), ha scritto su Telegram il governatore regionale Vyacheslav Gladkov citato dall’agenzia Interfax.
«Secondo il centro anticrisi, non ci sono state segnalazioni di vittime o danni», ha sottolineato Gladkov.
Ieri un incendio presso una struttura del ministero della Difesa russo situata
nella regione di Belgorod, a circa 30 chilometri dal confine ucraino,
ha lasciato un residente locale ferito e sette case danneggiate.
Secondo alcune fonti, le esplosioni di oggi potrebbero essere state
causate dal tentativo russo di intercettare mezzi aerei ucraini — forse
droni che si erano spinti sulla città russa.
Ore 06:14 – Il Nyt: Gerasimov in visita al fronte, sfuggito ad attentato
Il capo dello stato maggiore russo, il generale Valery Gerasimov, l’ufficiale in uniforme più alto in grado del Paese, ha visitato la scorsa settimana postazioni in prima linea nell’Ucraina orientale nel tentativo di rinvigorire l’offensiva delle forze di Mosca. Lo riporta il New York Times, citando funzionari ucraini e statunitensi.
Secondo le fonti, durante la sua visita Gerasimov è sfuggito — sabato — a un attacco ucraino contro una scuola utilizzata come base militare nella città di Izium controllata dai russi: circa 200 soldati, tra cui almeno un generale, sarebbero stati uccisi nel bombardamento ma Gerasimov era già ripartito per la Russia.
Secondo altre fonti, al momento inverificabili, l’alto ufficiale sarebbe stato ferito.
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