M5S sotto il peso dei debiti: dopo il contratto a Beppe Grillo i creditori battono cassa


Tutto il dossier è nelle mani del tesoriere Claudio Cominardi. Se i gruppi parlamentari non hanno problemi di liquidità, anzi (ma quei fondi non possono essere versati al partito ma sono destinati solo all’attività appunto relativa al Parlamento), le casse del partito sono invece legate alla contribuzione degli eletti del M5S. E anche su quel versante sono in parecchi – si parla di decine di persone – che da mesi non versano più la propria quota complessiva di 2.500 euro al mese. La legislatura si avvia alla fine, la rielezione per la maggioranza di loro è già oggi una chimera e i destini del Movimento non paiono radiosi: e perciò tanto vale tenerseli per sé.

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