Guerra Russia-Ucraina, Draghi: “Kiev ha bisogno di un piano Marshall”. Missili vicino a Zaporizhzhia. Azvostal in fiamme: trattative per scambio prigionieri
02.17 – Zelensky: difendere il nostro Paese vuol dire difendere l’Europa
«Siamo
la nazione dei migliori difensori»: così il presidente ucraino
Volodymyr Zelensky nel suo messaggio videoregistrato alla serata
dell’Atlantic Council, che vede tra i premiati il capo del governo
italiano Mario Draghi. «Dietro il coraggio e la saggezza del nostro
popolo ci sono migliaia di storie vere», ha sottolineato nella sua
tradizionale t-shirt verde militare parlando in ucraino (sottotitolato),
prima di lodare gli eroi ucraini «morti per difendere anche l’Europa».
02.03 – Mosca: malati di mente usati come cavie vicino a Kharkiv
Un
comitato investigativo russo esaminerà i rapporti del ministero della
Difesa sui presunti esperimenti su cavie umane nei laboratori biologici
ucraini con la partecipazione di rappresentanti degli Stati Uniti. Lo ha
riferito ai giornalisti il comitato investigativo, secondo la Tass.
«Secondo nuove informazioni – afferma il Comitato – i rappresentanti
degli Stati Uniti hanno utilizzato pazienti di un ospedale psichiatrico
nella regione di Kharkiv come cavie per esperimenti. Per nascondere la
loro identità, i ricercatori statunitensi sarebbero arrivati in Ucraina
attraverso Paesi terzi». Il comitato investigativo ha sottolineato che,
oltre ad indagare penalmente sui presunti crimini commessi dal regime di
Kiev contro i civili e sulle presunte ricerche illegali, gli inquirenti
avrebbero fornito una valutazione legale delle attività di tutte le
persone coinvolte.
02.00 – Russia: banca centrale, economia ad alto rischio a causa delle sanzioni
La
Banca centrale russa è tornata a esaminare lo scenario economico
nazionale, che appare sempre più incerto in rapporto ai «fattori
geopolitici», cioè la guerra in Ucraina e le sue conseguenze globali.
«Prevalgono i rischi inflazionistici – ha detto il regolatore secondo la
Tass – sebbene la loro influenza sia diminuita rispetto alla fine di
febbraio». Tra i principali rischi, il regolatore ha indicato anche
l’ulteriore rafforzamento del commercio estero e delle restrizioni
finanziarie. Anche la dinamica del tasso di cambio del rublo rimarrà un
fattore significativo che influirà sulla dinamica dell’inflazione e
sulle aspettative inflazionistiche. Secondo l’autorità di
regolamentazione, l’economia russa nel 2022 si ridurrà dell’8-10% e nel
2023 tra lo 0 e il 3%. L’inflazione in Russia nel 2022 crescerà al
18-23%.
01.53 – Draghi: occorre un piano Marshall per la ricostruzione dell’Ucraina
«L’Ucraina
ha bisogno di un piano Marshall per la ricostruzione». Lo ha detto il
presidente del Consiglio, Mario Draghi, in occasione della premiazione
all’Atlantic Council per la leadership politica, aggiungendo che
l’Ucraina è un Paese nostro amico e «resterà nostro amico».
Draghi: “Costruiamo la pace, ma quella che vuole l’Ucraina, non quella imposta da certi alleati o da altri”
01.42 – Biden: analisti sorpresi da incompetenza forze russe
Gli
analisti militari di tutto il mondo sono rimasti «sorpresi
dall’incompetenza» delle forze russe. Lo ha detto il presidente Joe
Biden nel corso di un evento di raccolta fondi, secondo quanto riportato
dai giornalisti al suo seguito.
01.33 Usa: standing ovation per Zelensky a Atlantic Council
Applausi
e standing ovation per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla
serata dell’Atlantic Council a Washington, dove ha inviato un messaggio
videoregistrato in occasione della premiazione del premier Mario Draghi
per la sua leadership politica, insieme al ceo di Eni Claudio Descalzi
per la sua leadership imprenditoriale.
00.41 – Pressioni sulla Serbia per le sanzioni, il presidente Vucic: difendo interessi nazionali
Dall’Unione
europea continuano le pressioni sulla Serbia affinché si allinei alla
politica comune nei confronti della Russia coinvolta nel conflitto
armato in Ucraina. Lo ha detto il presidente serbo Aleksandar Vucic,
parlando in tarda serata al termine della cena di lavoro organizzata
dalla Ue a Bruxelles con gli altri leader dei Balcani occidentali. Vucic
ha ammesso che la situazione del suo Paese, impegnato nel negoziato di
adesione alla Ue, è sempre più complessa e difficile, ma che la sua
ferma posizione è quella di continuare a battersi per la difesa degli
interessi nazionali. La Serbia, principale alleato della Russia nei
Balcani, ha condannato la violazione dell’integrità territoriale
dell’Ucraina, ma si rifiuta di aderire alle sanzioni occidentali contro
Mosca invocando i propri interessi nazionali.
00.23 – Zelensky: 40 miliardi dagli Usa a sostegno della democrazia globale
«La
Camera dei Rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti ha votato un
nuovo e significativo pacchetto di sostegno al nostro Stato e alla
democrazia globale. Quasi 40 miliardi di dollari. Una seconda votazione
si terrà presto al Senato degli Stati Uniti. La decisione sarà poi
firmata dal presidente Biden ed entrerà in vigore. Sono grato al popolo
americano e a tutti i nostri amici del Congresso e dell’Amministrazione
per il loro sostegno». Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino,
Volodymyr Zelensky.
00.01 – Telefonata Scholz-Zelensky: concreto scambio di vedute sull’assistenza a Kiev
Il
cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente ucraino Volodymyr
Zelensky si sono parlati al telefono per trovare «modi pratici e
concreti di fornire ulteriore assistenza all’Ucraina» ha detto il
portavoce del cancelliere, Steffen Hebestreit. Zelensky ha anche
informato il cancelliere dello stato dei negoziati intermittenti con la
Russia, ha aggiunto il portavoce. Dal canto suo, Scholz ha ribadito che
la Russia deve cessare immediatamente le ostilità, ritirare le truppe
dall’Ucraina e ripristinare la sua integrità territoriale. La
telefonata segna un ulteriore superamento delle tensioni fra i due
paesi, dopo che la Germania era stata accusata di un sostegno troppo
tiepido all’Ucraina. Già la settimana scorsa c’era stata una telefonata
chiarificatrice fra Zelensky e il presidente tedesco Frank Walter
Steinmeier, che inizialmente Kiev non voleva accogliere in visita a
perché ritenuto troppo vicino a Mosca in passato. Da allora Zelensky ha
invitato Scholz e Steinmeier a venire a Kiev. Così la ministra tedesca
degli Esteri Annalena Baerbock è stata la prima esponente del governo di
Berlino ad arrivare nella capitale ucraina dopo l’invasione russa. Al
via l’addestramento in Germania di 60 soldati ucraini, che dovranno
imparare a usare gli obici semoventi Panzerhaubitze 2000. La Germania,
che inizialmente non voleva inviare armi pesanti in Ucraina, manderà ora
sette di questi cannoni montati su mezzi cingolati.
Ucraina, all’Azovstal situazione drammatica: “Per noi morte o cattura imminente”
LA STAMPA
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