Ucraina Russia, le news di oggi sulla guerra| Kiev: colpita un’altra nave russa. Londra: «Putin si sta umiliando davanti al mondo intero»

Le notizie di venerdì 13 maggio sulla guerra in diretta: colpita un’altra nave russa. L’annuncio della Finlandia: «Senza indugio nella Nato»

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La guerra in Ucraina è arrivata al 79esimo giorno. Ieri sera Kiev ha annunciato di aver colpito e affondato una nave di supporto russa nel Mar Nero: sarebbe la terza colpita e danneggiata dalle forze ucraine. Mosca non conferma. Sempre più difficili le probabilità di salvare i combattenti Azov rimasti dentro l’acciaieria Azovstal a Mariupol. Ieri sera esplosioni a Mikolaiv.
• Stanno aumentando gli attacchi nelle zone frontaliere : da parte de russi e degli ucraini. Per la prima volta, dalla regione russa di Belgorod, si parla di un civile russo ucciso in un attacco dei missili di Kiev.
• Il presidente Zelensky, nell’intervista a Porta a Porta, parlando delle condizioni per un negoziato ha detto che l’Ucraina non deve cercare «una via di uscita per la Russia»: «Non siamo pronti a salvare la faccia a Putin con i nostri territori».
• Il presidente del Consiglio Draghi ha ribadito la necessità che Russia e Stati Uniti si trovino seduti a un tavolo e ha parlato di un’agenda per il dopoguerra, «un Piano Marshall per l’Ucraina».
• Mosca: «L’Occidente pronto a tutto per strangolare la Russia»
• Secondo l’Alto Commissariato per i rifugiati, oltre sei milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina dal 24 febbraio (6.029.705).

Ore 08:05 – La Finlandia nella Nato, l’ira di Putin

(Gianluca Mercuri) Dopo 70 anni di «neutralità strategica», la Finlandia bussa alla porta della Nato, una porta che le verrà spalancata. È una svolta importante nella crisi tra Russia e Paesi occidentali innescata dall’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Ecco perché.

Urgenza
La prima ministra Sanna Marin e il presidente Sauli Niinistö hanno annunciato che la richiesta di adesione sarà presentata «con urgenza», quella dettata dall’aggressione iniziata il 24 febbraio.

Déja vu
I finlandesi sanno di che si tratta. Nel 1939 furono invasi anche loro dall’allora Unione sovietica, e grazie a un’eroica resistenza — raccontata sul Corriere dalle epiche corrispondenze di guerra di Indro Montanelli — riuscirono a evitare l’occupazione. Ma non l’amputazione del 10 per cento del loro territorio.

Buon vicinato
A scanso di equivoci, nel 1948 la Finlandia firmò un Trattato di amicizia con l’Urss, impegnandosi a non consentire mai operazioni militari antisovietiche attraverso il suo territorio.

Avvicinamento
Helsinki è entrata nel 1995 nell’Unione europea, insieme alla Svezia, e fa parte della moneta unica. È anche uno dei 10 membri della Joint Expeditionary Force, un’alleanza a guida britannica che comprende 10 Paesi (i tre scandinavi, Danimarca, Islanda, Olanda e i tre baltici) ed è una sorta di sotto-alleanza della Nato.

Sondaggi
Ai finlandesi andava bene così fino a due mesi e mezzo fa, quando i favorevoli all’ingresso nella Nato erano tra il 20 e il 25%. Ora sono il 76%.

Cosa portano
Tanta roba: uno degli eserciti migliori d’Europa, con qualcosa come 280 mila soldati e 900 mila riservisti, su una popolazione di 5 milioni e mezzo di abitanti. E credenziali perfette per la Nato, con il parametro del 2% del Pil da destinare alle spese militari già raggiunto, quando molti membri (come l’Italia) ne restano lontani nonostante sia stato stabilito nel 2014.

Cosa cambia
Al confine tra Nato e a Russia si aggiungono 1.340 chilometri. Quanto alle conseguenze politiche, i due fronti polemici di queste settimane hanno posizioni che ricalcano quelle sull’Ucraina:

– Gli osservatori preoccupati dalle mosse occidentali temono che si stia ripetendo l’errore dell’espansione della Nato a Est, che se non minaccia la Russia comunque la fa sentire minacciata. Ora ancora di più.

– Gli osservatori entusiasti delle mosse occidentali, che non ritengono affatto un errore l’espansione della Nato a Est, sottolineano che la Finlandia ha il diritto di fare quel che le pare, proprio come l’Ucraina.

La reazione
Di certo, i russi non l’hanno presa bene. Da giorni dicono che la Finlandia nella Nato — insieme alla Svezia, che potrebbe annunciare la richiesta lunedì — è una svolta che avrà «gravi conseguenze militari e politiche». Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ieri ha confermato che queste conseguenze sono «certe» e che la loro gravità dipenderà da quanto le basi Nato in Finlandia saranno vicine alla frontiera russa. In queste settimane si è ipotizzato che i russi possano schierare testate nucleari nel’exclave di Kaliningrad (ne ha scritto Massimo Nava).

• Quanto tempo ci vorrà
La Nato accelererà le procedure ma la ratifica dei Paesi membri richiederà mesi. Sembra superato, comunque, il problema della protezione di Finlandia e Svezia in questo interregno, quando non saranno ancora coperte dall’articolo 5 della Nato sulla mutua assistenza in caso di aggressione. A garantire l’assistenza è la Gran Bretagna, dunque di fatto l’America, che mai lascerebbe gli inglesi soli contro i russi.

(Questa analisi è stata pubblicata su Prima Ora, la ricchissima newsletter dedicata dal Corriere ai suoi abbonati digitali. Per abbonarsi basta andare qui: corriere.it/newsletter e scegliere «Il Punto», di cui PrimaOra è una delle parti)

Ore 08:02 – L’Uber dell’artiglieria che indica agli ucraini dove sparare

(Guido Olimpio e Andrea Marinelli) Non avendo pezzi e munizioni a sufficienza, almeno in questi primi due mesi, la resistenza ha puntato sull’inventiva.

L’ufficiale Yaroslav Shertusk — ha spiegato un esperto americano — ha ideato un software ribattezzato l’Uber dell’artiglieria.

Mappa le posizioni dei «pezzi» russi tenendo conto di tattiche storiche, movimenti su strada, ricognizione, quindi è in grado di passare i dati alle unità della difesa più vicine e in grado di agire: possono essere altre batterie, mortai, droni d’attacco, ma anche forze speciali. In questo modo possono colpire e allontanarsi sottraendosi ad un eventuale fuoco di reazione, hanno maggiore mobilità, usano in modo vantaggioso le risorse (non sempre ampie) a disposizione. I soldati riconoscono come gli invasori stiano usando con efficacia contromisure elettroniche.

(Il punto militare di Guido Olimpio e Andrea Marinelli, guida quotidiana a quanto accade sul campo, è qui)

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