Emergenza grano, anche l’India dice no all’export: quali effetti su Europa e Italia? “Si rischia una crisi dei prezzi senza precedenti”


Dopo la guerra, il caro prezzi
Già la guerra in Ucraina ha determinato un balzo delle quotazioni delle materie prime alimentari a livello mondiale, aumentate in media del 29,8% nell’ultimo anno e a tirare la volata sono i prezzi internazionali dei cereali, cresciuti del 34% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Sono i dati, preoccupanti, che emergono dalle elaborazioni Coldiretti sui dati Fao ad aprile. L’ emergenza mondiale, sottolinea Coldiretti con un focus sull’Italia «riguarda direttamente il grano per la produzione di pane e biscotti, il 35% del grano duro per la pasta e il 46% del mais di cui ha bisogno per l’alimentazione del bestiame». E il presidente Coldiretti Ettore Prandini insiste in un fatto: «Bisogna invertire la tendenza ed investire per rendere il Paese il più possibile autosufficiente per le risorse alimentari facendo tornare l’agricoltura centrale negli obiettivi nazionali ed europei». Questi sono gli effetti immediati della guerra che, è sicura Coldiretti, avrà ricadute pesanti nei prossimi mesi. La situazione in India non fa solo che aggravare la situazione. 

LA STAMPA

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