Sorpresa sanzioni: il rublo è più forte di prima. Ecco perché
Un gap che la Bce si è resa conto di dover ridurre, con una sterzata “hawkish“ che ha contribuito a riportare l’euro sopra quota 1,05. “Un euro troppo debole andrebbe contro il nostro obiettivo di stabilità dei prezzi” diventando un “driver di inflazione importata”, ha ammonito non a caso il governatore di Francia, Francois Villeroy de Galhau, “L’altro fattore che ha guidato il cambio euro-dollaro è la guerra, a cui l’Europa è più esposta degli Usa dal punto di vista geografico ed economico”, spiega ancora Mialich. I suoi impatti sulla crescita – in caso di escalation del conflitto, anche “energetica“ – rappresentano la principale minaccia per la parità della moneta unica sul dollaro. Che, in presenza di tensioni sui mercati, vedrebbe la sua forza amplificarsi, come accade ora, grazie al ruolo di “moneta rifugio per eccellenza”.
QN.IT
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