Ucraina Russia, le news sulla guerra di oggi | Zelensky: «Nel Donbass situazione difficile». Russi tentano di accerchiare Severodonetsk
Ore 08:22 – Gb, in Donbass sola unità controcarro Terminator russa
La Russia ha probabilmente schierato sull’asse di Severodonetsk dell’offensiva in Donbass la sua unica unità operativa controcarro di mezzi Bmp-T Terminator. Lo riferisce l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica. «La loro presenza suggerisce che il Gruppo di Forze del Centro, l’unica formazione che mette in campo questo veicolo, sia coinvolto nell’attacco», prosegue il bollettino, «il Gruppo di Forze del Centro in precedenza aveva sofferto pesanti perdite nel tentativo di fallito di sfondare nella parte orientale di Kiev nella prima fase dell’invasione». «La Russia ha sviluppato il Terminator dopo aver osservato la necessità di fornire protezione specifica ai principali carri armati da battaglia utilizzati durante le guerre afghane e cecene», spiegano gli 007 di Londra.
Ore 08:01 – Kiev, missili su villaggio nella regione di Zaporizhzhia
Nella notte le truppe russe hanno sparato missili contro infrastrutture civili di un villaggio nel distretto di Vilna nella regione di Zaporizhzhia (nel sud dell’Ucraina), causando delle vittime. Lo fa sapere l’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia su Telegram, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. Secondo le prime informazioni, ci sono cittadini feriti.
Ore 07:48 – Kiev, rischio attacchi da Bielorussia,avanti offensiva a est
Nel nord dell’Ucraina,
«nelle direzioni Volyn e Polissya le unità delle forze armate della
Repubblica di Bielorussia hanno intensificato la ricognizione ed è stato
notato il dispiegamento di ulteriori mezzi di ricognizione elettronica
nelle aree di confine della regione di Gomel». Lo evidenzia lo Stato
maggiore delle Forze armate di Kiev nell’ultimo aggiornamento precisando
che «c’è una minaccia di attacchi missilistici e aerei sul territorio dell’Ucraina dal territorio della Repubblica di Bielorussia».
In generale, i russi proseguono «le azioni offensive nella zona
dell’operazione orientale» e continuano a «lanciare missilistici e
attacchi aerei sul territorio» ucraino, con un aumento «dell’intensità
dell’uso dell’aviazione per distruggere le infrastrutture critiche degli
insediamenti nella zona di combattimento attiva». In particolare, i
russi continuano a bombardare a nord, «nelle regioni di Sumy e
Chernihiv», ma anche ad est, «in direzione di Donetsk», dove «stanno
cercando di sfondare la difesa» ucraina «e raggiungere i confini
amministrativi della regione di Lugansk». Inoltre, nella regione russa
di Belgorod, vicino al confine con l’Ucraina, i russi hanno «schierato i
lanciatori del sistema missilistico operativo-tattico Iskander-M».
Ore 06:24 – La resa dell’Azovstal, i turchi, le mediazioni: sarà il Grande scambio?
(Dall’inviato Francesco Battistini) «Proviamo coi turchi». Schiacciato dall’incubo dell’acciaieria, pressato dall’eroismo obbligatorio, raccontano che Volodymyr Zelensky non ha dormito notti intere. A Chernihiv avevano stampato i cartelloni, «aspettiamo a casa i nostri eroi». Su Change.org era partita la petizione dalle mogli dei soldati di Azov, un milione di firme, perché «una figura internazionale» intervenisse a mediare. Ma da settimane non si vedeva proprio una luce, in quei sotterranei: «Era impossibile sbloccare la situazione per via militare — spiega Zelensky —, ci siamo dovuti affidare alla diplomazia». Qui l’articolo completo.
Ore 06:14 – Ucraina: arrivato leader polacco Duda, parlerà al Parlamento
Attesa in Ucraina per l’intervento di oggi in Parlamento del presidente polacco Andrzej Duda. Lo rende noto la presidenza della Polonia sul suo account Twitter, sottolineando che Duda sarà il primo capo di Stato straniero a tenere un discorso alla Verkhovna Radad dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte della Russia.
In una recente intervista al Polska Times – ricorda l’agenzia Ukrinform -, Duda ha espresso l’opinione che la guerra della Russia contro l’Ucraina dovrebbe concludersi con il ritorno di tutti i territori occupati a Kiev. L’ha definita una questione estremamente importante per se stesso, per la sicurezza della Polonia e per il futuro. Duda ha anche sottolineato di avere ottimi rapporti personali con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader polacco ha detto che nei primi giorni di guerra temeva per la vita del presidente ucraino e che quindi le loro conversazioni in quel periodo erano quotidiane.
Ore 06:13 – Azov, l’intervista al militare: «Ora voglio vendicare i miei compagni»
(Dall’inviata Marta Serafini) Lui ora lo stanno torturando e gli stanno strappando le unghie. Lui invece è morto. Lui è tornato come me. Di lui invece ne ho perso traccia da un mese. A lui invece hanno sparato cinque proiettili nella gamba». Robert K. ha meno di trent’anni. E’ un militare del battaglione d’Azov. Apre il telefono, mostra un’immagine. Un gruppo di sei ragazzi in divisa. Sono i suoi compagni. Erano i suoi compagni. «È l’ultima foto che ci siamo fatti tutti insieme». Qui l’articolo completo.
Ore 06:11 – Zelensky: «Stiamo facendo di tutto per tornare alla pace»
Nel suo consueto video-messaggio serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato come «l’Ucraina stia facendo tutto il possibile per tornare alla pace». In occasione della ricorrenza della Giornata della scienza «che si celebra oggi nel nostro Paese – ha aggiunto – mi congratulo con i nostri scienziati che, nonostante tutte le difficoltà, lavorano comunque per garantire che l’Ucraina conservi e sviluppi il suo potenziale scientifico. Naturalmente – ha spiegato il presidente – in tempo di guerra, tutte le forze della società e dello Stato possono essere dirette solo alla protezione e questo è un limite significativo per la scienza, e per la cultura», ha affermato Zelensky.
Il presidente, secondo quanto riportano i media, ha anche ringraziato tutti coloro che stanno lavorando per rendere l’Ucraina parte di un’Europa unita. «Il nostro percorso verso l’integrazione europea non riguarda solo la politica. Riguarda la qualità della vita. E gli ucraini – ha concluso- hanno gli stessi valori della vita degli europei».
Ore 06:09 – Il negoziatore Mosca ritratta su scambio combattenti Azov
Il negoziatore di Mosca Leonid Slutsky, presidente della Commissione per gli affari esteri della Duma, ha ritrattato le dichiarazioni rilasciate in precedenza sul possibile scambio dei combattenti del battaglione Azov in cambio del rilascio dell’oligarca ucraino Viktor Medvedchuk. «La mia opinione non è cambiata: non ci dovrebbe essere uno scambio con i combattenti dell’Azov, il loro destino dovrebbe essere deciso dal tribunale», ha scritto Slutsky su Telegram. Il negoziatore, secondo la Tass, ha quindi accusato i media di prendere citazioni fuori dal contesto e li ha invitati a «non fare sensazionalismo dal nulla». In precedenza l’agenzia Interfax aveva riferito, citando Slutsky, che Mosca stava valutando la possibilità di scambiare Viktor Medvedchuk con i prigionieri ucraini del battaglione Azov.
Ore 06:07 – Media Kiev: «Tre morti nella regione di Kherson dopo bombardamenti russi»
Ancora vittime tra i civili durante i bombardamenti russi. Negli attacchi nella regione di Kherson hanno perso la vita tre persone civili. Lo riferisce «The Kyiv Independent» che cita la televisione Suspilne. Le truppe russe hanno sparato sul villaggio di Bilozerka, danneggiando le infrastrutture, uccidendo tre residenti e ferendone altri tre.
Ore 06:06 – Telefonata Zelensky-Draghi
Zelensky ha
avuto un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio, Mario
Draghi. Come riferito dal presidente Ucraino su Twitter, i due leader
hanno parlato della «cooperazione difensiva» e «della necessità di
accelerare il sesto pacchetto di sanzioni dell’Ue e di sbloccare i porti
ucraini». «Ho ringraziato (Draghi) per l’appoggio incondizionato al
percorso d’integrazione Ue dell’Ucraina», ha aggiunto Zelensky.
Nel corso del colloquio Mario Draghi
«ha assicurato» il costante sostegno dell’Italia all’Ucraina, anche con
riferimento alla necessità di approvare il sesto pacchetto di sanzioni,
all’esigenza di sbloccare i porti e al supporto per l’ingresso
dell’Ucraina nella Unione Europea.
Ore 06:03 – Tra combattenti arresi ad Azovstal anche stranieri
Il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, ha riferito che, secondo prime informazioni, tra i combattenti che si sono arresi nell’acciaieria Azovstal a Mariupol, ci sarebbero anche cittadini stranieri. Lo riporta l’agenzia russa Tass.
Ore 06.01 – Governatore Donetsk, russi responsabili della morte di 7 civili
Le forze russe si sono responsabili della morte di sette civili nell’area di Donetsk, nella parte orientale dell’Ucraina. A denunciarlo su Telegram è stato il governatore regionale Pavlo Kirilenko, precisando che tre persone sono state uccise nella sola città di Lyman. Altre sette persone sono rimaste ferite, ha aggiunto, assicurando che «ogni criminale di guerra sarà punito».
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