Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Mosca: «Zelensky e Putin soli a colloquio? Non funziona così». Nuovi missili in arrivo per Kiev

di Francesco Battistini, Andrea Marinelli, Guido Olimpio e Marta Serafini

Le notizie di martedì 24 maggio sulla guerra, in diretta. Foto satellitari mostrano le navi russe caricare il grano ucraino, scrive la Cnn. Il presidente ucraino: attentati contro di me? Come nel film «Ricomincio da capo»

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• La guerra in Ucraina è arrivata al 90esimo giorno.
• Mosca ha ricevuto e «sta studiando» il piano di pace per l’Ucraina arrivato all’Onu dall’Italia, ma ancora non fa commenti. Così come non si registrano reazioni dalle cancellerie europee.
• Il presidente ucraino Zelensky è tornato a ripetere che «non abbiamo via d’uscita: la nostra guerra finirà con la vittoria» e che «l’incontro per porre fine alla guerra sarà solo direttamente con Putin».
• Tutti i prigionieri dell’Azovstal detenuti nel Donetsk saranno processati da un tribunale a Mariupol, annuncia il capo dell’autoproclamata Repubblica.
• Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe scampato a un attentato dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Lo sostiene Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino.
Vadim Shishimarin, 21 anni, giudicato colpevole nel primo processo a Kiev per crimini di guerra, condannato all’ergastolo per aver ucciso un civile disarmato.

Ore 08:35 – Procura generale Kiev: da inizio guerra sono stati uccisi 234 bambini

I bambini più colpiti nella regione di Donetsk, dove ne sono stati uccisi 146. Nella regione di Kiev i morti sono 116, in quella di Kharkiv 103, a Chernihiv 68, a Luhansk 50, a Kherson 49, a Mykolaiv 45, a Zaporizhia 28, a Sumy 17, in quella di Kiev 16, a Zhytomyr 15. Lo rende noto l’Ufficio del Procuratore generale ucraino, specificando che sono invece 433 i bambini feriti dall’inizio del conflitto.

Ore 08:26 – Londra, opzioni allo studio per portare fuori grano

È «assolutamente essenziale» riprendere le esportazioni di grano dall’Ucraina per non rischiare fame e carestia e sono allo studio «tutte le varie opzioni» per realizzare l’operazione. Lo ha detto il ministro dei Trasporti britannico, Grant Shapps, secondo l’agenzia Reuters, aggiungendo di avere avuto diversi incontri la scorsa settimana con la controparte ucraina per capire come realizzare l’obiettivo.

Ore 07:56 – «Mosca intensificherà i rapporti con Pechino», dice Lavrov

La loro — nelle parole di Putin e di Xi Jinping — è già una «amicizia senza limiti». Ma il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, ha annunciato oggi che i suoi sforzi si concentreranno sullo sviluppo ulteriore delle relazioni con la Cina.

Lavrov ha accusato l’Occidente di nutrire sentimenti «russofobi» da quando Mosca ha avviato «l’operazione speciale in Ucraina», il 24 febbraio scorso: e questo ha costretto la Russia a rimpiazzare beni importati dall’Occidente con alternative provenienti da Paesi «più affidabili».

Certo, «se l’Occidente volesse aprirsi a una ripresa dei contatti, considereremo seriamente se ne avremo bisogno, o meno».

Di fronte a questo scenario mutato — a causa delle sanzioni: scattate, è bene ricordarlo, a fronte dell’invasione militare russa che Mosca ha sempre negato, fino all’ultima ora, di voler avviare — Lavrov ha detto che il nuovo obiettivo primario della Russia è quello di approfondire i legami con la Cina.

Ore 07:52 – I sabotaggi dei partigiani ucraini

(Marta Serafini, inviata a Zaporizhzhia) «L’ultima azione, la più eclatante, è l’attacco al sindaco filorusso di Enerdogar, una delle città più importanti, perché qui ha sede la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più potente del Paese.

Un ordigno artigianale nascosto in una scatola elettrica, piazzato “in modo mirato” è detonato nel momento dell’arrivo del “sindaco”, si legge su Telegram.

E ancora: “Andriy Shevchyk è rimasto gravemente ferito ed è ricoverato in ospedale dopo essere stato sbalzato via dall’esplosione e travolto da una porta di ferro che gli è finita addosso. Insieme a lui, sono rimaste colpite due guardie del corpo che, in preda al panico, hanno cominciato a sparare a casaccio”, è la versione ucraina».

Marta Serafini racconta le operazioni di sabotaggio, lungo le rive del Dnipro, dei partigiani (come li definiscono gli ucraini: «nazionalisti» per i russi).

«Sono ormai settimane che dalle città cadute sotto il controllo dei militari di Mosca arrivano notizie di violenze, saccheggi, bombardamenti. Ma, ogni tanto, dalla nebbia che avvolge la regione sotto la sponda sinistra del Dnipro, trapelano racconti di operazioni condotte contro gli “occupanti”».

Eccole, in questo reportage.

Ore 07:51 – I bambini rubati dalla Russia

Nel Paese aggressore è finito un milione di ucraini, quasi tutti deportati. Circa 200 mila sono minorenni.

Già 1.700 bambini rimasti orfani potrebbero essere adottati presto da famiglie russe grazie a leggi ad hoc. I russi la dipingono come un’iniziativa umanitaria, per gli ucraini è un’altra, ignobile sottrazione.

È uno scoop di Federico Fubini e lo trovate qui.

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