Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Mosca: «Zelensky e Putin soli a colloquio? Non funziona così». Nuovi missili in arrivo per Kiev
Ore 07:40 – I nuovi missili in arrivo, per l’Ucraina
Di fronte a una
situazione che si sta facendo sempre più complicata, sul campo, per
l’esercito ucraino diventa sempre più cruciale la fornitura di armi dai
Paesi occidentali. E non è un caso, dunque, che proprio oggi il
segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, abbia annunciato
che i rappresentanti della Difesa di quasi 50 Paesi del mondo hanno
concordato ieri, 23 maggio, l’invio di armi più avanzate all’Ucraina,
inclusi lanciatori di missili antinave Harpoon per proteggere le sue
coste sul Mar Nero.
Il generale Mark Milley, capo dello Stato maggiore congiunto delle
Forze armate Usa, ha aggiunto che sono in corso discussioni in merito ai
nuovi requisiti di addestramento delle truppe ucraine.
Ore 07:34 – I russi stanno preparando una nuova offensiva, a Zaporizhzhia
Che l’esercito russo
potesse trovare, nel Donbass – con le sue enormi pianure, e l’assenza di
boschi – un terreno più favorevole alla sua avanzata, era chiaro sin da
quando Mosca aveva annunciato che avrebbe concentrato qui i suoi
sforzi, dopo la rinuncia a Kiev.
Ora però i segnali che arrivano dal campo preoccupano, e molto, l’Ucraina.
Lo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine, nel suo report della
mattina, ha scritto oggi che l’esercito russo si prepara a riprendere
l’offensiva nell’area di Vasylivka a Zaporizhzhia in direzione Bakhmut, e
che le truppe di Mosca «stanno rafforzando e raggruppando in tutta
l’area le loro unità».
Il tutto mentre non smette l’operazione offensiva a oriente, dove
continua «un fuoco intenso» lungo l’intera linea e nelle profondità
della difesa ucraina a Donetsk, Slobozhansky e Pivdennobuzhsky .
«Siamo entrati nella fase più sanguinosa della guerra», aveva
annunciato giorni fa il presidente ucraino Zelensky, parlando di perdite
che arrivano, quotidianamente, «fino a 100 soldati».
Ore 07:16 – Il punto della situazione, oggi
(Gianluca Mercuri)
Al Forum di Davos, Zelensky ieri ha strigliato i potenti del globo
esortandoli a troncare gli affari con la Russia. Ecco il punto della
situazione.
• «Basta affari con Mosca» Collegato dal suo bunker di Kiev, il presidente ucraino ha usato toni duri:
«Se la pressione delle imprese, dell’opinione pubblica, si fosse fatta
sentire prima e i governi del mondo libero avessero agito prima contro
la Russia, il Cremlino si sarebbe messo in questa guerra? La risposta è
no. Per fortuna non abbiamo ascoltato chi diceva che la nostra
resistenza non serviva».
• La ricostruzione dell’Ucraina
Sarà il tema di una conferenza internazionale a Lugano, il 4 e 5
luglio. Anche su questo Zelensky ha le idee chiare: «Dobbiamo mostrare
che distruggere il vicino con una guerra da 500 miliardi di danni non
serve a niente. Proponiamo un modello unico: ogni Paese nostro partner
potrà occuparsi di ricostruire una regione, una città, un’industria.
Questo approccio attrarrà in Ucraina i migliori architetti, ingegneri e
manager, sarà la più importante ricostruzione in Europa dopo la guerra».
• Il piano di pace italiano
Lo ha elaborato il nostro ministero degli Esteri ed è stato presentato
anche all’Onu. Prevede 4 punti: cessate il fuoco, eventuale neutralità
dell’Ucraina, definizione delle questioni territoriali (Crimea e
Donbass) e un patto sulla sicurezza europea tra Ue e Russia. I russi
dicono che lo stanno studiando, gli ucraini dicono che qualsiasi piano
deve salvaguardare l’integrità dei loro territori (ma Zelensky ha
ammesso che riconquistare la Crimea richiederebbe anni di guerra)
•La guerra sul campo Qualche
dubbio sul fatto che i russi vogliano davvero riprendersi tutto il
Donbass viene dal fatto che lo stanno distruggendo. Intanto nelle zone
occupate vicino al fiume Dnipro, racconta Marta Serafini, prendono forma
la guerriglia e gli attentati antirussi. Nel loro punto militare, Andrea Marinelli e Guido Olimpio spiegano l’importanza dei sommergibili di Mosca nel Mar Nero.
•Il diplomatico pentito Boris Bondarev, 41 anni, rappresentava la Russia alla sede Onu di Ginevra. Si è dimesso con questa motivazione: «Non mi sono mai vergognato tanto del mio Paese».
• Ergastolo al soldato Vadim
Il sergente russo Vadim Shishimarin, 21 anni, si è preso la condanna a
vita per aver sparato a sangue freddo a un civile in bicicletta. A
seguire il primo processo di questa guerra c’era Francesco Battistini.
• I bambini rubati dalla Russia
Nel Paese aggressore è finito un milione di ucraini, quasi tutti
deportati. Circa 200 mila sono minorenni. Già 1.700 bambini rimasti
orfani potrebbero essere adottati presto da famiglie russe grazie a
leggi ad hoc. I russi la dipingono come un’iniziativa umanitaria, per
gli ucraini è un’altra, ignobile sottrazione.
Ore 06:25 – Kiev, Microsoft aiuterà a documentare i crimini della Russia
Microsoft aiuterà l’Ucraina a documentare i crimini di guerra della Russia, ha detto il ministro per la Trasformazione digitale ucraino Mykhailo Fedorov. Il rappresentante del governo di Kiev ha fatto l’annuncio dopo aver incontrato il presidente dell’azienda informatica Brad Smith a Davos. Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, Microsoft aiuterà anche a ricostruire l’industria digitale ucraina.
Ore 06:13 – Ambasciatrice Markarova, «no alla pace a tutti i costi»
L’ambasciatrice dell’Ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova, ha escluso ieri la possibilità che Kiev possa negoziare la pace con la Russia sulla base di cessioni territoriali o di altre soluzioni che «consentano al (presidente russo, Vladimir) Putin di salvare la faccia». «La pace a tutti i costi non è nell’interesse di nessuno, perché non è possibile. Si può vincere e vivere pacificamente nel proprio Paese, o morire, e non importa se si muore rapidamente sotto i proiettili, oppure lentamente, sotto occupazione e tortura», ha dichiarato l’ambasciatrice, intervenuta ad un evento per il 75mo anniversario del lancio del Piano Marshall a Washington.
Markarova ha sollecitato la comunità internazionale a riservare all’ucraina un piano di ricostruzione sulla base di quello che consentì all’Europa di risollevarsi dopo la Seconda guerra mondiale. L’ambasciatrice ha ricordato che il conflitto ha già causato la distruzione di un gran numero di infrastrutture civili ucraine, inclusi 12 aeroporti, 295 ponti, 591 asili, 574 strutture mediche, 108 luoghi di culto e 179 edifici culturali. «Sfortunatamente, questi numeri continueranno a crescere sino a quando la Russia sarà sconfitta», ha affermato Markarova, secondo cui coi fonti concessi dalla comunità internazionale l’Ucraina potrebbe diventare «una nuova Germania».
Ore 06:50 – La riconquista della Crimea costerebbe «centinaia di migliaia di vite»
La riconquista militare della Crimea da parte di Kiev sarebbe possibile solo al prezzo di enormi perdite umane. Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky, citato da Ukrainska Pravda. Un conflitto per la riconquista della penisola annessa nel 2014 dalla Russia potrebbe portare alla morte di «centinaia di migliaia» di soldati ucraini, ha affermato il presidente.
Ore 06:50 – Zelensky: «L’attentato a me? Come il film ”Ricomincio da capo”»
Il presidente ucraino Volodymmyr Zelesnky ha paragonato il tentativo russo di assassinarlo al «Giorno della marmotta», in Italia uscito con il titolo «Ricomincio da capo», il film del 1993 con Bill Murray e Andie MacDowell in cui il protagonista si trova prigioniero di un circolo temporale, e costretto a rivivere la stessa scena ogni giorno come in un angosciante incantesimo. «Io ogni giorno mi sveglio — ha commentato in una intervista all’agenzia Axios — e vedo che sono ancora vivo».
Ore 06:49 – Mosca: «Zelensky solo con Putin? Non funziona così»
La disponibilità del presidente ucraino Vladimir Zelensky a incontrare solo il presidente russo Vladimir Putin per la continuazione del processo negoziale è «un semplice tentativo di public relation»: lo ha detto Dmitry Polyansky, primo vice dell’inviato russo alle Nazioni Unite.
«Le persone che non sono esperte non capiscono che i colloqui al vertice devono essere preparati a fondo e l’ordine del giorno deve essere concordato da entrambe le parti, altrimenti non c’è bisogno di parlare», ha affermato il diplomatico di Mosca, ripreso dall’agenzia Tass. «Non siamo stati noi a bloccare i colloqui. Alcuni contatti sono in fase di attuazione e ci aspettiamo in un certo senso risposte dagli ucraini alle proposte formulate qualche tempo fa», ha aggiunto Polyansky.
Ore 06:47 – Le navi russe che rubano il grano ucraino, riprese dalle foto satellitari
Nuove foto satellitari proverebbero il saccheggio del grano ucraino da parte dei russi. Lo scrive la Cnn. Le immagini sono state scattate sul porto di Sebastopoli, in Crimea: si vedono due navi portarinfuse battenti bandiera russa che attraccano e caricano quello che potrebbe essere grano ucraino rubato. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di «rubare gradualmente» i prodotti alimentari ucraini e di cercare di venderli.
Le nuove immagini di Maxar Technologies, datate 19 e 21 maggio, mostrano le navi — la Matros Pozynich e la Matros Koshka — attraccate accanto a quelli che sembrano essere silos di grano, con il grano che si riversa da un nastro in una stiva aperta. Secondo il sito di tracciamento navale MarineTraffic.com, entrambe le navi hanno lasciato il porto: la Matros Pozynich sta navigando nel Mar Egeo, affermando di essere diretta a Beirut, mentre la Matros Koshka si trova ancora nel Mar Nero.
È difficile sapere con certezza se la nave sia stata caricata con grano ucraino rubato, ma la Crimea, annessa alla Russia, produce poco grano, a differenza delle regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia, ricche di colture, immediatamente a nord. Funzionari ucraini e fonti industriali hanno riferito alla Cnn che le forze russe nelle aree occupate hanno svuotato diversi silos e trasportato il grano a sud.
Photo: Maxar Technologies
Photo: Maxar Technologies
Photo: Maxar Technologies
Photo: Maxar Technologies
Ore 06:45 – Missili russi danneggiano ferrovia nel Dnipropetrovsk
Missili russi hanno danneggiato gravemente l’infrastruttura ferroviaria nell’Oblast di Dnipropetrovsk. Il governatore dell’Oblast di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, ha dichiarato che i quattro missili che hanno colpito la regione hanno causato gravi danni e non si può dire quando potrà essere ripreso il traffico.
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