Mario Draghi è stufo delle liti: pronto a minacciare l’addio se saltano le riforme. Il caso catasto
L’accordo è stato raggiunto e non vi saranno cambiamenti, si sottolinea, come lo stesso Silvio Berlusconi ha fatto notare, parlando di «battaglia vinta», nel suo discorso alla convention di Napoli. Tuttavia bisognerà attendere il «responso» di M5s, Pd e Iv sulla proposta di accordo del centrodestra di governo una volta che la commissione Finanze di Montecitorio affronterà il tema catasto. La questione tiene sulle spine il premier Mario Draghi che anche negli ultimi giorni avrebbe manifestato le sue preoccupazioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’ex governatore della Bce non vorrebbe rovinare la sua reputazione in Europa con riforme annacquate o fallite. E sarebbe uno dei motivi per cui avrebbe imposto la stretta sul Ddl Concorrenza. In caso di mancato accordo, con la questione di fiducia l’aut aut è chiaro: se si vuole la palude, meglio cercare un altro premier.
IL TEMPO
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