SuperMario ostaggio di un’Italia irresponsabile

Draghi lo sa da tempo e non fa nulla per nascondere la sua irritazione. Se non ci fosse stata la guerra avrebbe lasciato senza sensi di colpa Palazzo Chigi. Il gioco che i partiti, tutti i partiti, stanno facendo non gli piace. Non lo sopporta. Si è reso conto dopo la rielezione di Mattarella al Quirinale di essere ostaggio di una situazione senza senso. Quanto davvero credono, perfino nel Pd, nella necessità di far diventare reale il piano di ripresa e resilienza? Questo al di là delle belle parole. C’è mai stato un confronto politico vero sulle riforme da fare? Qualcuno sa che fine abbiano fatto le varie transizioni? Il dubbio è che il Pnrr sia poco più di una sigla cacofonica. È per questo che Draghi, alla domanda su cosa farà tra un anno, dà una risposta lapidaria: la mia esperienza finisce qui, non tornerò a Palazzo Chigi, Eccolo allora il paradosso. Draghi è partito per salvare l’Italia, ora si sta interrogando su come salvare se stesso dagli italiani.

IL GIORNALE

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