Fisco, ecco come calerà il peso delle tasse nei prossimi anni
Luca Monticelli
Dal palco del congresso della Cisl, il premier Mario Draghi annuncia che la pressione fiscale calerà dello 0,4%, ed è «la riduzione più consistente degli ultimi sei anni». Poi tende la mano ai sindacati provando a far ripartire la concertazione: «Spero che lo spirito di collaborazione possa rafforzarsi», anche per arginare il fenomeno drammatico delle morti sul lavoro: «Molto resta ancora da fare». Ma le tensioni tra Cgil, Cisl e Uil sono al livello di guardia.
«L’unità non è un feticcio fine a se stesso», diceva due giorni fa Luigi Sbarra aprendo la kermesse della confederazione. Certo non si aspettava che «gli amici di Cgil e Uil» lo prendessero in parola, disertando la seconda giornata del congresso, con Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri che non si sono presentati, nonostante l’invito a partecipare a una tavola rotonda sulla politica internazionale.
I leader di Cgil e Uil hanno comunicato la loro assenza per motivi familiari, inviando i responsabili dei dipartimenti internazionali. Una presa di distanza evidente, nonostante tutti i protagonisti neghino divisioni. I delegati della Cisl, nei conciliaboli a margine dei lavori, hanno pochi dubbi: «È un film già visto, almeno potevano mandare due esponenti un po’ più rappresentativi per ascoltare Draghi», ripetono.
Sbarra, invece, molto diplomaticamente, non vede retroscena: «Non penso ci sia una spaccatura nel sindacato, abbiamo apprezzato mercoledì la presenza di Landini e Bombardieri». Al di là delle assenze, però, la divergenza di vedute tra i confederali è difficile da negare: dal salario minimo alla rappresentanza, dalla guerra in Ucraina fino al giudizio sull’esecutivo.
«Il metodo del dialogo e del confronto è quello che ci ha consentito nell’ultimo anno di conquistare risultati importanti. Questa è la strada e così vogliamo costruire un grande patto sociale», ribadisce il segretario della Cisl. Già, il patto sociale sul modello di quello di Ciampi del ’93, una proposta su cui la Cisl insiste da mesi e che non convince Cgil e Uil. Bombardieri è stato molto critico: «E che ci scriviamo dentro? Quali sono i contenuti? La precarietà aumenta ma non mi pare che il governo abbia intenzione di cambiare linea». Stesso discorso sul taglio del cuneo fiscale e la detassazione degli aumenti contrattuali. Per Landini le misure messe in campo dal governo, e apprezzate dalla Cisl come il bonus da 200 euro, sono «assolutamente insufficienti».
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