Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Kiev, distrutto oltre il 30% dei carri armati russi. Mosca: «Non useremo le armi nucleari»

di Francesco Battistini, Andrea Marinelli, Guido Olimpio, Marta Serafini

Le notizie di domenica 29 maggio sulla guerra, in diretta. Attacco alla periferia della città nell’oblast di Dnipropetrovsk, sede di diverse industrie. Mosca: «A Kherson referendum solo dopo la fine combattimenti»

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Un soldato ucraino cammina tra le macerie di Bachmut, Ucraina orientale (Ap)

• La guerra in Ucraina è arrivata al 95esimo giorno: la Russia continua la sua avanzata, lenta ma costante, nel Donbass.
• Mosca ha comunicato di aver conquistato la città di Lyman, di importanza strategica. Le truppe di Mosca sono entrate a Severodonetsk, dove gli ucraini potrebbero compiere una ritirata strategica.
• Nella giornata di sabato, i leader di Francia e Germania, Macron e Scholz, hanno chiamato Putin per 90 minuti: gli hanno chiesto di avviare negoziati «seri» con Zelensky, di cessare il fuoco e di permettere al grano ucraino di lasciare i porti. Putin ha risposto di essere pronto a sbloccare il grano per evitare una crisi umanitaria globale, ma a fronte della revoca delle sanzioni occidentali.
• Continua la bufera politica, in Italia, sull’ipotesi che il leader della Lega Matteo Salvini possa compiere una visita a Mosca. Tra le critiche c’è anche quella di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: «Non bisogna rompere il fronte occidentale, sull’Ucraina non si può fare cassa elettorale».
• Il leader ceceno, Ramzan Kadyrov: «Severonetsk è in nostro completo controllo».

Ore 08:40 – 007 Gb, «Mosca chiede meno sanzioni perché pesano»

«Il tentativo della Russia di ottenere una riduzione della severità delle sanzioni internazionali evidenzia il peso imposte dalle sanzioni stesse sul regime»: è questa l’osservazione dell’intelligence militare britannica sulle ultime mosse di Mosca a livello diplomatico, ovvero la richiesta di un alleggerimento delle sanzioni in cambio di un corridoio umanitario attraverso il quale lasciar passare le navi cariche del grano ucraino. L’intelligence militare britannica ha pubblicato su Twitter il suo ultimo aggiornamento della situazione sul campo.

La Russia — si legge ancora nel report — è «pronta a sfruttare la sicurezza alimentare globale», ovvero il grano bloccato nei silos dei porti ucraini, «per i propri obiettivi politici» e «poi addossa all’Occidente qualsiasi fallimento». Non solo: la richiesta russa di sminare i porti ucraini punta a «creare narrazioni alternative per confondere la comprensione altrui».

Il viceministro degli esteri russo, Andrei Rudenko, ha dichiarato che la Russia «è pronta a fornire un corridoio umanitario per le navi che trasportano cibo attraverso il Mar Nero in cambio della revoca delle sanzioni. Il ministro ha anche chiesto all’Ucraina di sminare l’area intorno al porto di Odessa per consentire il passaggio delle navi». In questo caso – osserva ancora l’intelligence militare britannica – l’Ucraina ha dispiegato mine marittime solo a causa della continua e credibile minaccia di attacchi anfibi russi dal Mar Nero».

Ore 08:22 – Mosca premia soldati che hanno liberato Kransnyi Lyman

Il governo di Mosca ha premiato i soldati che si sono distinti nella liberazione della città di Kransnyi Lyman nella Repubblica Popolare di Donetsk, ora sotto il controllo delle Forze Armate russe. Lo riferiscono le agenzie russe. I militari, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, sono stati premiati per il coraggio e l’eroismo mostrati durante la battaglia. «Ho l’onore di glorificare voi migliori figli della Patria. L’intero popolo russo è orgoglioso di voi, sarete ispirazione per i più giovani. Il nemico sarà sconfitto, la vittoria sarà nostra», ha detto il comandante del distretto militare centrale, il colonnello generale Alexander Lapin.

Ore 08:07 – Kiev, distrutto oltre il 30% dei carri armati russi

Le forze ucraine hanno distrutto oltre il 30% dei moderni carri armati russi dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso: lo ha detto il consigliere del ministro dell’interno ucraino, Viktor Andrusiv, nel corso di un’intervista a Canale 24. «Prima della guerra contro l’Ucraina, la Russia aveva circa 3mila carri armati moderni e oltre il 30% di essi è stato distrutto dai nostri difensori in tre mesi di guerra. Tra sei mesi questa cifra potrà solo aumentare», ha detto Andrusiv confermando che Mosca è stata costretta a rimettere in servizio i vecchi carri armati di progettazione sovietica T-62, risalenti agli anni ‘70.

Ore 07:59 – La Russia, il test del missile ipersonico e l’arsenale (che non c’è)

(Fabrizio Dragosei) La Russia continua a mostrare i muscoli con lanci sperimentali di nuovi missili «prodigiosi» anche per rispondere all’annuncio che Washington fornirà agli ucraini razzi a media gittata. Ma non riesce a nascondere le sue difficoltà, compresa quella di reperire nuove reclute per sostituire gli effettivi persi nella guerra che non è guerra.

Nell’armata russa si potranno arruolare per la prima volta ora anche i cinquantenni: il numero dei caduti, dei «soldatini» che tornano a casa nelle bare di zinco cresce e la leva obbligatoria non è sufficiente. Servono più militari e c’è bisogno, se possibile, di uomini esperti.

La nuova arma segreta di Putin, testata varie volte dal 2020, è stata lanciata da una nave nel Mare di Barents. L’obiettivo dello «Zircon» era stato posizionato a mille chilometri di distanza e, probabilmente non a caso, nel Mar Bianco, lo specchio d’acqua che si trova di fronte alla costa russa che dista un centinaio di chilometri dalla Finlandia.

(L’articolo completo sul nuovo missile – e sulle difficoltà dell’esercito russo – è qui).

Ore 07:35 – In Italia il tesoro degli oligarchi

(Federico Fubini e Fiorenza Sarzanini) Parallela alla guerra combattuta in Ucraina, c’è una guerra economica fra Russia e Occidente che si sta rivelando ogni giorno più ambigua e asimmetrica.

Vladimir Putin e i Paesi europei non stanno lottando con le stesse armi. Mentre ogni mossa di Bruxelles contro aziende o personalità russe deve fondarsi su una base giuridica solida, il Cremlino non si preoccupa di mostrare neppure una parvenza di legalità.

Basta vedere quanto sta accadendo in questi giorni a largo di Mariupol: Metinvest, il gruppo ucraino degli impianti di Azovstal, denuncerà nelle prossime ore quello che definisce un atto di pirateria – l’«alto rischio» che sei mercantili ormeggiati nelle acque di Mariupol siano oggetto di un colossale furto di guerra da parte dell’esercito di Mosca. A bordo delle navi si trovano 28 mila tonnellate d’acciaio — per un valore di circa 20 milioni di dollari — che erano destinate all’export in Italia e altri cinque Paesi europei. Ora potrebbero essere contrabbandate verso i porti russi

È anche per indennizzare da questo tipo di danni all’Ucraina che la Commissione Ue propone ora di lavorare alla confisca dei beni sequestrati dall’inizio della guerra.

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