E Salvini in volo con Draghi ha taciuto sul “piano Mosca”
C’è poi un problema di opportunità: «A Salvini consiglio molta prudenza. Andare a Mosca non è una cosa da tour estivo, ma un po’ più complicata». Va garantita la solidità del fronte euro atlantico, girando al largo da ogni minimo rischio di essere strumentalizzati dalla propaganda di Putin. «Ci sarà un motivo – fa notare non a caso il ministro degli Esteri – se fino a oggi, dell’alleanza occidentale, nessuno è ancora andato a Mosca. Quando si fa un’azione del genere bisogna pensare che si rappresenta tutto il Paese». E poi c’è quel precedente, di Salvini contestato dal sindaco di Przemysl, cittadina al confine polacco-ucraino, che mostra alle telecamere la maglietta di Putin per rinfacciare al leghista il suo innamoramento per l’autocrate del Cremlino. È un’immagine stampata nella memoria di tutti, e che Di Maio usa con abbondante dose di sarcasmo: «Non voglio precludere alcuna possibilità, ma dopo la performance in Polonia… vuole andare anche a Mosca?».
LA STAMPA
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