Il conflitto costa 929 euro a famiglia. E lo stop al gas russo vale un -2% di Pil
Un fenomeno che già osserviamo quotidianamente. Molto più del 6% della media annua dell’inflazione ad aprile è direttamente osservabile il caro-caffè al bar. Il prezzo medio nazionale sfiora gli 1,10 euro contro gli 1,038 euro del 2021 (+5,92%), ha calcolato Assoutenti. La città dove una tazzina costa di più è Trento: l’espresso consumato al banco in media a 1,25 euro, 1,24 euro a Bolzano. Anche a Cuneo il caffè costa 1,24 euro. In ben 3 province dell’Emilia Romagna (Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia) l’espresso abbatte la soglia psicologica di 1,20 euro, così come in Veneto (Rovigo e Venezia). Il caffè più economico d’Italia è quello servito dai bar di Messina (0,89 euro), seguita da Napoli, città dove l’espresso è una tradizione storica (0,90 euro).
E dal primo luglio 7 milioni di utenti italiani subiranno un altro rincaro: quello del Telepass che nella versione «Family» (quella più popolare) passerà da 1,26 a 1,83 euro mensili con un aumento del 45,2% spiegato con gli incrementi dei costi sopportato dal gestore Autostrade per l’Italia. Più ridotto l’incremento dell’opzione «Premium» (che prevede servizi aggiuntivi, sconti e un secondo dispositivo) che passerà da 2,10 a 2,38 euro mensili (+13,3%). Per Telepass è il primo rincaro in 25 anni ed è segno dei tempi «nuovi». In ogni caso, i sottoscrittori avranno la possibilità di recedere dal servizio entro il 30 giugno. Ovviamente, accettando di fare la coda al casello quest’estate.
IL GIORNALE
Pages: 1 2