La solitudine di Salvini
Silenzio anche dai governatori del Nordovest, Massimiliano Fedriga e Luca Zaia, che pure in queste settimane raccolgono le inquietudini del tessuto produttivo delle loro regioni per gli effetti della guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia. A cercare di sferzare i governatori ci pensa Carlo Calenda: «Salvini si dovrebbe scusare con gli italiani per queste idiozie. E invece fa i sondaggi sulla pace: queste sceneggiate continue servono solo a nascondere i suoi legami di sudditanza con Putin. Ormai è un leader allo sbando e mi stupisce questo silenzio della Lega. Perché i ministri e i governatori, non hanno il coraggio di dirgli: basta, vai a giocare a biglie al Papeete?». Sarcastico il commento di Matteo Renzi: «Il problema non è se Salvini va a Mosca. Il problema è se torna. Che poi il prezzo lo paghiamo noi, lo paga l’Italia».
Il sostegno non arriva nemmeno dagli alleati. Antonio Tajani, alla vigilia del congresso del Ppe a Rotterdam che lo rieleggerà vicepresidente, cerca di inviare consigli: «È l’iniziativa di un leader partito, ed essendo leader di uno dei più importanti partiti di governo credo che debba coordinare la sua missione con il premier Draghi». Anche in Forza Italia la missione moscovita è difficile da digerire.
LA STAMPA
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