“Bisogna evitare che la Russia diventi strumento della Cina”

Ci sono tensioni nella coalizione: alle amministrative volete far vincere i candidati azzurri o quelli del centrodestra unito?

«La nostra alleanza è di tre forze politiche differenti e solo due sono al governo. Avremmo voluto anche Fdi in maggioranza, ma non è così. Però quella del governo Draghi non è una maggioranza politica e Fi rimane il cuore moderato del centrodestra».

Su Putin e l’Ucraina qualche differenza è emersa e anche il possibile viaggio di Salvini a Mosca provoca reazioni negative.

«Il viaggio riguarda lui, non credo di dover fare commenti. La linea contro l’invasione ma per la pace è di tutti noi. Bene ha fatto Draghi a chiamare Zelensky e a fare ogni sforzo per trovare una via diplomatica per uscire dalla guerra. Come dice Brunetta, si sarebbe dovuto conservare lo spirito di Pratica di Mare ma ora bisogna arrivare ad un cessate il fuoco. Dopo la guerra bisognerà evitare che la Russia diventi uno strumento della Cina, che prepara una pericolosa offensiva economica».

Martedì e mercoledì sarà a Rotterdam con Berlusconi per il congresso del Ppe e si ripresenterà come vicepresidente.

«Noi di Fi siamo protagonisti della grande famiglia popolare, che ha dimostrato grande attenzione e riconoscenza per il nostro lavoro, attraverso i suoi rappresentanti che hanno partecipato alle convention di Roma e a Napoli».

IL GIORNALE

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