Giustizia, Bongiorno: “Csm, riforma da migliorare. Referendum flop? Sarà colpa dei media. Solo critiche per Salvini in Russia”
di Liana Milella
ROMA – La Lega sotto traccia sui referendum? “Bugia, è la stampa che non ci dà spazio”. E Salvini in Russia? “Noto una contraddizione, prima lo si critica perché troppo amico dei russi, adesso si dice che non è in grado di vedere esponenti di primo piano…mah”. Affonderà la riforma Cartabia sul Csm? “Migliorarla non vuol dire affondarla, e poi l’abbiamo già votata”. Dice cosi Giulia Bongiorno, la responsabile Giustizia della Lega, nonché avvocato di Salvini.
Dica la verità: sui referendum un anno fa avete raccolto le firme con i Radicali, ma ora il rischio flop per il quorum e la coincidenza con la riforma del Csm vi rendono assai prudenti nella propaganda…
“C’è un errore di fondo: dare la parola ai cittadini sulla giustizia è già un successo. Ogni sì che arriverà sarà una presa di posizione netta contro chi frena i cambiamenti. E comunque basterebbe menzionare le numerose iniziative della Lega in giro per l’Italia per misurare l’intensità del nostro impegno”.
È bugia che non ci state mettendo la faccia?
“Questa è una mistificazione che offende tutti coloro che si stanno
spendendo come, solo a titolo di esempio, Calderoli, Ostellari, Morrone.
La Lega ha organizzato convegni, incontri, gazebi nelle piazze. La
gente fino a oggi non è stata adeguatamente informata a causa del
silenzio dei media”.
Quindi sarebbe colpa dei giornali…Però ai tempi delle firme
il capo della Lega parlava tutti i gioirni di giustizia. Oggi non è
così.
“Veramente è un tema che Salvini affronta tutti i giorni. Il referendum è
uno straordinario strumento di partecipazione popolare e la giustizia è
materia di interesse comune e trasversale”.
Adesso, in verità, la passione di Salvini sembra la Russia.
Molti lo stanno criticando per la sua intenzione di vedere Putin,
dicendo che sarebbe un inutile spot perché riuscirebbe al massimo a
incontrare le quarte file del governo russo.
“Non ho dettagli su questo viaggio, perché la materia di cui sono
responsabile è la giustizia. Non posso però fare a meno di constatare
che nei mesi scorsi Salvini è stato aspramente criticato perché
troppo vicino ai russi e a Putin, mentre adesso lo si critica per
ragioni opposte, e cioè che in questo viaggio non riuscirebbe a
incontrare esponenti di primo piano”.
È credibile Salvini contro le toghe, proprio lui che è un imputato?
“Chi vota sì è contro il correntismo esasperato, non contro le toghe. La
maggior parte dei magistrati, che lavora in silenzio e non ha fatto
carriera perché fuori dai giochi di potere, sarebbe felice se il sistema
cambiasse in senso meritocratico. Salvini ha sperimentato sulla propria
pelle a cosa può portare il correntismo quando ha appreso dalle famose
chat di Palamara di essere un bersaglio di una parte della magistratura
da colpire, a prescindere dalla correttezza del suo operato”.
Ammetterà che perdere i referendum significa contare di meno nella maggioranza e pure rispetto al boom di FdI.
“Con FdI e Fi sulla giustizia abbiamo una sensibilità comune. Più cresce
il centrodestra, più aumentano le possibilità di attuare una riforma
per una giustizia liberale ed efficiente. Onestamente, questa
legislatura dimostra quante resistenze al cambiamento provengono dal Pd e
dai 5 Stelle”.
Se il centrodestra vince alle prossime elezioni buttate giù tutto e fate un’altra riforma draconiana contro i magistrati?
“Nessuno ha in mente riforme contro i magistrati. Anzi, credo che
i magistrati debbano essere tutelati dalla degenerazione del
correntismo. È stato appena celebrato il trentennale della morte di
Falcone, ma non vengono citate mai le sue idee, all’epoca
all’avanguardia, per rendere il sistema più funzionale ed efficiente.
Per esempio, si era espresso a favore della separazione delle
carriere. Proprio uno degli obiettivi del referendum del 12 giugno”.
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