Biden accorcia il tiro dei missili: così si indebolisce la risposta di Kiev

Un tentativo di controffensiva da parte degli Ucraini per riprendersi il territorio conteso al Sud, «sarebbe un suicidio» ha detto Zelensky. Gli ucraini non solo mancano di uomini, dopo le tante perdite, ma non hanno le armi giuste: finora hanno vinto infatti con armi leggere, come i Javelin, contro i carri armati. Per fermare invece una avanzata massiccia e concentrata come quella messa in atto dai russi nel Sud-Est, avrebbero bisogno di una copertura aerea, oppure di un sostenuto impiego di missili di precisione per distruggere i siti da cui si muove il bombardamento. Il sistema che l’America ha deciso di inviare fornirà questo aiuto?

Non proprio. Una cosa è infatti usare missili di precisione da lontano, cioè da 305 chilometri (quasi a metà strada fra Kiev e il Donbass), per costruire un efficace fuoco di sbarramento dell’avanzata dei russi, senza correre troppi rischi per un esercito sfiancato come quello ucraino. Altro è impiegare razzi da 64 chilometri, distanza troppo ravvicinata fra i due eserciti per evitare il rischio di un eventuale scontro diretto. Dunque, gli ucraini avranno le armi ma probabilmente non avranno la forza di fermare la conquista, bensì solo di attenuarne l’impatto.

Tutto questo è poco più di un banale calcolo matematico. Tuttavia, come si è letto, il New York Times conferma il valore di questi calcoli. La conclusione è una sorta di non senso militare, figlio di un non senso politico: aiutare un popolo invaso ma solo fino a un certo punto; solo dentro la gabbia rassicurante di un non eccesso di aggressività (imperialista Usa) contro un altro Paese (imperialista Russia) che però ha evidentemente maturato con la sua invasione il diritto a non essere troppo maltrattato. La drastica sconfitta delle truppe russe di Kiev e del Nord, viene in queste settimane “premiata” infatti da quell’Occidente, considerato dai suoi critici così “aggressivo”, con una educata attenzione a non disturbare troppo il manovratore. Il presidente russo Vladimir Putin, dopotutto, stacca gli scontrini del costo internazionale della crisi.

Insomma, non si sa quanto durerà questa guerra in Ucraina, ma la sua conclusione appare sempre più già scritta.

LA STAMPA

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