Mosca, Salvini non arretra: “Spero di vedere Lavrov”
Salvini ha consultato i vertici dei servizi di sicurezza dopo le notizie pubblicate dal Domani secondo cui i nostri 007 avrebbero monitorato attentamente i contatti e gli incontri tra il segretario della Lega e l’ambasciata russa in Italia. «Ho sentito i vertici dei servizi di sicurezza e smentiscono qualsiasi approfondimento, indagine, inchiesta. Fortunatamente – spiega Salvini – siamo in un Paese libero e per la pace, a testa alta, incontro tutti». Il capo della Lega non indietreggia di un millimetro, malgrado l’attacco ricevuto da più fronti (anche interni al suo partito) sull’opportunità di una missione a Mosca mentre l’Italia è in prima linea negli aiuti a Kiev contro Putin. Un piano che gli è stato sconsigliato di intraprendere anche dai più fidati consiglieri della Lega, ma che Salvini continua a ritenere una buona idea, al punto da non aver ancora scartato un incontro con il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov. «Dovevo incontrarlo. Non l’ho sentito. Sarebbe stata un’occasione e spero che sia un’occasione» racconta il segretario della Lega. Insomma, «i contatti continuano» e «se devo chiedere il cessate il fuoco, lo devo chiedere alla Russia che ha iniziato il conflitto. L’ho fatto e lo rifarò con trasparenza senza chiedere nulla in cambio perché questo è l’interesse nazionale italiano». «Io – insiste Salvini – ho il diritto dovere di incontrare tutti e spero che anche altri capi di partito lo stiano facendo». Poi l’affondo contro chi si è scagliato contro di lui: «Mi spiace che ci sia gente che parla a vanvera senza muovere un dito. Spero che il governo abbia a cuore la pace, il cessate il fuoco la riapertura del dialogo», «e spero che altri colleghi di altri partiti che pontificano facciano almeno una parte di quello che sto facendo io». Il riferimento è al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che secondo il leghista finora è riuscito solo a elaborare uno «pseudo piano di pace che è durato un quarto d’ora». Altrettanto polemica la replica di Di Maio, che nelle critiche di Salvini vede i titoli di testa di un film già visto: «Ricordate quando fece cadere il governo Conte? Iniziò tutto così, criticando i vari ministri fino a staccare la spina. Spero di non rivedere un Papeete 2 la vendetta», conclude il ministro degli Esteri.
Riguardo
a un eventuale interessamento del Copasir sulle sue attività, Salvini
aggiunge: «Sono sconcertato da ipotesi di inchieste, Copasir,
chiarimenti. Come se non fosse diritto di un parlamentare italiano
lavorare per la pace con chiunque possa portare la pace».
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